Il consigliere di minoranza chiede di passare dalle parole ai fatti. San Sago, si intervenga con atti concreti.

Variare la destinazione urbanistica dell’area in cui sorge l’impianto di San Sago apponendo specifici vincoli di tutela ambientale con conseguente procedura di esproprio per parco verde e pubblica utilità.
È questa la proposta di Raffaele Papa, consigliere di minoranza del Comune di Tortora, circa la vicenda ambientale del sito industriale di smaltimento di rifiuti liquidi speciali, pericolosi e non, della località tortorese a due passi dal fiume Noce.
Il politico si dice convinto di questa strada tanto che “nei prossimi giorni chiederò formalmente all’amministrazione comunale di Tortora di convocare un consiglio comunale straordinario” per discuterne.
Il tutto perché Papa è convinto che si stia facendo poco di concreto sulla vicenda alla quale Infopinione ha dedicato numerosi articoli nel corso degli anni.
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“La zona – motiva Raffaele Papa la sua proposta – è ampiamente riconosciuta di alto pregio naturalistico con presenza di flora e fauna da tutelare attraverso un progetto di riqualificazione che apponga precisi vincoli di salvaguardia.
Tale area, purtroppo, non ha mai avuto una destinazione precisa e puntuale in modo tale da scongiurare distorsioni e abusi, tutti a danno del territorio e della collettività.
Questa è l’unica procedura attivabile concretamente, se c’è la volontà politico-amministrativa di farlo, evitando così di perdere ulteriore tempo in iniziative che anche se rumorose non sortiscono l’effetto necessario”.
Il riferimento è allo sciopero della fame deciso dalle diverse anime che stanno lottando per la delocalizzazione dell’impianto e di cui ci siamo occupati in un nostro recente articolo.
Una iniziativa che “in prossimità delle festività natalizie produce scena, ma non blocca l’iter burocratico”, dice Papa.
