Infopinione Informazione locale e opinione del Tirreno cosentino e della Valle del Noce
Presentata a parti sociali del settore edile la necessità di procedere con un intervento normativo urgente e improcrastinabile.
Bonus 110%: subordinare l’ottenimento dei benefici all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.
È quanto ha detto oggi il ministro del Lavoro Andrea Orlando che preannuncia un intervento normativo urgente e improcrastinabile su una tale proposta.
Il tutto “alla luce dei gravissimi dati sulle violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro – recita una nota del dicastero – e delle forti preoccupazioni esposte anche dalle parti sociali. La proposta rappresenta una tutela per le lavoratrici e i lavoratori oltre che per le imprese che rispettano le regole”.
Questa mattina il ministro Orlando ha incontrato in videoconferenza le parti sociali del settore edile per un confronto sul tema.
Durante l’incontro il ministro ha illustrato, insieme al direttore dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, Bruno Giordano, i dati sulle sospensioni in base alla nuova normativa in materia di sicurezza sul lavoro introdotta con il decreto fiscale.
Questi i dati resi noti durante il confronto.
Nei primi tre mesi di entrata in vigore della nuova normativa sono state sospese 414 attività (cantieri) per gravi carenze nell’applicazione delle sicurezza e salute sul lavoro e irregolarità fiscali.
Su oltre 13.000 violazioni accertate nell’intero anno 2021, il 43% riguarda la sorveglianza sanitaria; il 22% la formazione e informazione; il 20% i rischi elettrici; il 6% la mancata valutazione dei rischi.
A seguito dell’attività di vigilanza speciale in edilizia disposta dall’Inl, inoltre, nel periodo compreso tra l’1 settembre e il 31 dicembre 2021, l’87% delle oltre 5.000 imprese controllate è risultato irregolare in materia di sicurezza del lavoro.
