Dopo l’arresto dei primi due, il terzo si è presentato in carcere. Sono indagati per tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
Sono tre fratelli del posto i fermati in relazione alla sparatoria nella quale è rimasto gravemente ferito ieri sera Stefano Perugino, pasticciere di 62 anni.
Lo riferisce Ansa. I tre, già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti a fermo. Dopo che i primi due erano stati portati in caserma, il terzo si è costituito in carcere.
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Sono indagati per tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
Si cerca ora di capire chi di loro ha esploso i due colpi di pistola che hanno centrato il pasticciere diamantese, ancora ricoverato all’Annunziata di Cosenza.
Secondo gli elementi fin qui accertati, si sarebbe verificato un litigio per futili motivi che avrebbe coinvolto anche il figlio dell’uomo. In sostanza i fratelli avrebbero danneggiato con la loro auto un gazebo all’esterno del locale di Perugino.
Gli indagati avrebbero affermato di aver visto il figlio dell’uomo reagire brandendo un coltello da cucina. Poi sono partiti i colpi di pistola.