Gli attivisti spingono affinché gli enti territoriali raccolgano l’appello de prefetto per mettere a disposizione immobili di proprietà comunale.

Organizzare l’accoglienza per gli ucraini in fuga dalla guerra mettendo a disposizione i tanti immobili di proprietà comunale come richiesto dal prefetto di Cosenza.
Questa la proposta avanzata dagli attivisti del Movimento 5 stelle che stanno dando vita al gruppo territoriale Alto Tirreno cosentino 2050.
La situazione “ci impone di attivarci – dicono – per dare una sistemazione dignitosa a quanti fuggono dalla guerra. Riteniamo che nei comuni del territorio ci siano molte strutture idonee, di proprietà o nella disponibilità dei comuni.
A Sangineto, ad esempio, c’è la Casa della donna, ristrutturata e arredata con fondi pubblici della Regione Calabria e mai utilizzata, così come sono disponibili alcune abitazioni che nelle intenzioni dovevano costituire quel Paese albergo mai partito.
Proponiamo pertanto, unendoci all’appello che proviene dal prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, visto anche quanto previsto dal decreto legge per le misure urgenti per la crisi in Ucraina, affinché le numerose strutture disponibili siano messe prontamente a disposizione per far fronte all’emergenza, invitando le varie amministrazioni comunali ad attivarsi.
Cogliamo l’occasione per congratularci con i sindaci dei paesi che si sono già resi disponibili ad accogliere: Mormanno, Santa Maria del Cedro, Orsomarso e Castrovillari.
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Dopo una fase di recrudescenza dell’emergenza Covid-19 il costituendo Gruppo Territoriale M5S che ha scelto come punto d’incontro la città di Scalea, in quanto baricentrica nel territorio, e tornerà presto a riunirsi in presenza, auspicabilmente alla presenza di propri rappresentanti nelle istituzioni di ogni ordine e grado”.
