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Tortora, Iorio replica su aumento indennità: “Un ex sindaco ha salutato chiedendo circa 16 mila euro”

Il sindaco di Tortora puntualizza sulle indennità agli amministratori: “Adeguamento deciso da Stato, abbiamo scelto la percentuale più bassa. Non abbiamo bisogno di moralisti”.


L’adeguamento delle indennità per gli amministratori comunali, l’aumento delle tasse, i falsi moralisti.

C’è un po’ di tutto questo nella replica che il sindaco del Comune di Tortora, Toni Iorio, ha diffuso in risposta alle accuse mosse dalle minoranze del consiglio comunale, di cui abbiamo riferito in un altro articolo.

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“Mi meraviglio – dice Iorio a Infopinione – che persone le quali si definiscono competenti non abbiano compreso il contenuto della delibera o peggio strumentalizzandola a scopo politico.

L’adeguamento delle indennità è un trasferimento di somme al comune deciso direttamente dallo Stato e che non incide sul bilancio comunale. È Roma stessa, dunque, che comunica ai comuni italiani di adeguarle.

Se non avessimo accettato l’adeguamento, avremmo dovuto restituire le somme. Inoltre – aggiunge il primo cittadino – potendo scegliere la percentuale dell’adattamento dei compensi abbiamo optato per la più bassa possibile per l’anno in corso, per poi procedere nei prossimi anni verso le cifre dettate dal ministero. Nella delibera c’è scritto chiaramente.

Questo avviene in tutti i comuni, ma mi pare che loro siano stati gli unici ad aver sollevato la questione, a meno che mi siano sfuggite altre lamentele di questo tipo.

Comprendo l’azione politica – aggiunge quindi Iorio -, ma non bisogna fuorviare i cittadini. A questo punto sono quasi costretto a sottolineare che tra i primi atti assunti dopo il mio insediamento ho dovuto provvedere alla liquidazione di circa 16 mila euro al sindaco uscente a titolo di indennità di fine mandato.

Dunque: non accetto moralismi da chi non ha lasciato un centesimo. Vorrei inoltre sapere cosa avrebbero fatto loro al posto nostro, tenendo conto anche che in passato altri amministratori hanno saputo rinunciare tanto alle indennità mensili quanto a quelle di fine mandato”.

Detto questo, il sindaco si toglie altri sassolini dalla scarpa nei confronti dell’amministrazione precedente dichiarando che “le missioni per l’ente, al di fuori e all’interno del territorio comunale, le facciamo a nostre spese, con nostri mezzi e senza chiedere rimborsi contrariamente a quanto avveniva con l’amministrazione precedente”.

Ma anche per qualcosa di più personale. “Da quando sono diventato sindaco – dice Iorio – mi sono dimesso subito da tutti i lavori e gli incarichi tecnici e urbanistici in contrasto con l’attività di amministratore. Ciò nonostante ho ricevuto solleciti e denunce in tal senso successive alle mie dimissioni”.

Infine il sindaco interviene sulla richiesta principale comunicata a mezzo stampa dai consiglieri di minoranza: “Adesso che i nostri amministratori si sono aumentati le indennità – hanno detto – ci auguriamo che trovino il coraggio di non farle gravare ulteriormente sui contribuenti e provvedano, con immediatezza” a fare passi indietro su alcuni tributi.

“I ritocchi operati su Imu e Irpef – spiega ancora il sindaco di Tortora – sono scelte fatte, come chiarito già in consiglio, per stabilizzare 12 ex Lsu a 18 ore e, da febbraio, a 24 ore.

Quanto alla Tassa di soggiorno, altra scelta forse impopolare, ma coraggiosa. Ci permetterà, al di là degli introiti che arriveranno nelle casse comunali, di provvedere a un miglior controllo del territorio in termini di sicurezza nel sapere chi accogliamo turisticamente nella nostra cittadina. Con questa tassa auspichiamo inoltre che si generi un miglioramento delle presenza in termini qualitativi”.

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