Tre anni e 4 mesi ad Arturo Senatore: fingendosi avvocato truffava clienti vantando rapporti stretti con un giudice.
Tre anni e quattro mesi: questa la condanna inflitta dal tribunale di Paola ad Arturo Senatore, il falso avvocato di Scalea ma con origini campane.
L’uomo si era spacciato per diverso tempo come un legale senza averne alcun titolo (leggi qui i dettagli del caso giudiziario).
È stato invece assolto per non aver commesso il fatto l’ex cancelliere del tribunale di Paola, Silvio Cauteruccio, difeso dagli avvocati Luigi Bottino e Giuseppe Pizzimenti. Arturo Senatore è stato condannato anche al risarcimento in sede civile delle vittime.

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Ricordiamo come avrebbe prodotto in quantità industriali documenti falsi e contraffatti, per dimostrare agli ignari clienti la “bontà” del suo operato. Si presentava come avvocato in grado di portare a soluzione le problematiche debitorie con Equitalia, millantando anche l’amicizia con un giudice e inducendo le vittime ad affidarsi a lui, rassicurandole falsamente sull’iter e sull’esito positivo delle vertenze giudiziarie.
Consegnava a tale scopo provvedimenti vari, ordinanze, dispositivi di sentenza, decreti ingiuntivi apparentemente emessi dagli uffici dell’autorità giudiziaria di interesse ma di fatto artatamente formati. Si faceva quindi consegnare in più tranches, in contanti e con assegni, le somme in questione.
Tra i documenti oggetto dell’indagine sono finite inesistenti sentenze del tribunale di Paola, riportanti il nome di un giudice e timbri falsi con nome e firma di un altro cancelliere. Un’altra storia è relativa al caso di un terreno demaniale per il quale Arturo Senatore rassicurava un ignaro cittadino di Tortora di fargli ottenere l’acquisto vantando conoscenze e amicizie e mostrandogli tra l’altro giudicati del tribunale di Paola.
Agli atti del processo conclusosi in tribunale sono finiti anche firme di avvocati sconosciuti. Ma anche sentenze false del Tribunale amministrativo regionale e del Consiglio di Stato.