Due pachistani, lei in Olanda, lui superstite del naufragio di Steccato di Cutro, riuniti grazie a Restoring Family Links.
Uno dei sopravvissuti del naufragio consumatosi a largo delle coste crotonesi nei giorni scorsi è riuscito a ricongiungersi con l’amore della propria vita grazie ai volontari di Restoring Family Links.
Ovvero, il programma del Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per prevenire le separazioni e la scomparsa delle persone.
È la Croce Rossa Italiana, dal suo sito, a raccontare quanto accaduto, utilizzando per i protagonisti di questa vicenda dei nomi di fantasia, Aisha e Jarabi, entrambi pachistani. La persona legata a uno degli scampati alla tragedia, vive da tempo in Olanda e i due non avevano contatti da tempo.
Viene raccontato come la loro storia d’amore fosse osteggiata in patria dalle rispettive famiglie, tanto da decidere di fuggire, destinazione Europa. Purtroppo accade che siano costretti a separarsi durante il viaggio. Mentre di lui si perdono le tracce, lei riesce a raggiungere l’Olanda.
Ed è nei Paesi Bassi, data la mancanza di notizie del suo amato, che entra in contatto con Restoring Family Links, per mantenere viva la speranza che il suo amato possa ancora essere in vita.
Jarabi, è poi risultato essere uno dei passeggeri del caicco turco tragicamente naufragato a largo di Steccato di Cutro che ha destato sgomento in larga parte dell’opinione pubblica per l’alto numero di migranti che hanno perso la vita (leggi qui).
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Fortunatamente per Aisha, il suo amato è stato identificato tra gli 80 superstiti ospitati presso il Cara di Isola Capo Rizzuto. La Croce rossa italiana ha intanto ricevuto la cosiddetta tracing request o richiesta di rintraccio per Jarabi e gli operatori di Rfl attivi nel Cara crotonese scoprono con gioia e stupore la buona circostanza: Jarabi è tra i sopravvissuti, viaggiava con altri familiari, fortunatamente tutti vivi.
“Così sono andata da lui a spiegare in cosa consisteva il servizio di RFL, che c’era il suo amore in Olanda che lo stava cercando e gli ho chiesto se volesse essere messo in contatto con lei”, ha raccontato Chiara Nigro, operatrice del servizio di Restoring Family Links. “Mi ha guardato, ha fatto un lungo sospiro di sollievo e mi ha detto commosso: Con voi sono al sicuro, sì, voglio parlare con Aisha”.
Finalmente, dunque, il ricongiungimento.