Luogo di culto praiese scelto per l’iniziativa nazionale della Cei “La notte dei Santuari”. Questa sera alle 21 il rito del fuoco.

Si terrà questa sera a Praia a Mare “La notte dei santuari”. Il santuario della Madonna della Grotta è stato scelto per rappresentare la diocesi San Marco Argentano-Scalea per l’iniziativa nazionale.
La notte dei santuari è organizzata dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana, in collaborazione con il collegamento nazionale dei santuari di cui fa parte, come vice delegato per la Calabria, anche don Paolo Raimondi rettore del santuario mariano Madonna della Grotta di Praia a Mare.
“La celebrazione – ha spiegato don Paolo – avrà inizio alle 21 all’ingresso del santuario con l’accoglienza e il rito del fuoco. Seguirà il racconto dell’arrivo della sacra immagine alla Grotta. Si procederà con l’itinerario culturale programmato nella grotta grande fino alle 22.15, con intermezzi musicali a cura del Birdland Swing Quartet.
Durante la serata si potrà ammirare l’artistica illuminazione della gradinata e visitare gli ambienti del chiostro.
Per l’occasione saranno esposti cimeli, documenti storici e anche il prezioso ostensorio del 1910, opera dell’argentiere napoletano Vincenzo Catello, che forgiò anche le preziose corone auree dell’Incoronazione del 1905, e il rescritto autentico di Papa San Pio X, che concede l’indulgenza plenaria perpetua ai pellegrini, in occasione degli anniversari dell’incoronazione.
L’itinerario spirituale prevede inoltre la venerazione personale della sacra effigie della Madonna della Grotta nella sua Cappella. Alle 22 e 30 si vivrà un momento di adorazione eucaristica.
Al termine si benedirà la riproduzione della Tomba della Vergine, ricavata in un angusto locale, ripulito e reso fruibile grazie alla collaborazione degli operai del Consorzio di bonifica ex Valle Lao, dei custodi del santuario e di alcuni volontari.
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In questo luogo – ha aggiunto il rettore del santuario – sarà possibile pregare e ammirare la preziosa Icona della Dormitio Mariae e ricordi di luoghi mariani, tra i quali la polvere proveniente dalla grotta del latte a Betlemme, la terra raccolta nella santa Casa di Nazareth e un nastro toccato alla cintura della Vergine, custodita nel Monastero di Vatopedi sul Monte Athos in Grecia, quest’ultima inviata dall’Archimandrita Efraim, Abate del medesimo monastero
Questo momento – ha concludo don Paolo – si inserisce tra gli appuntamenti annuali del Santuario e tra le attività, spirituali e culturali, volti ad una maggiore e rinnovata identità di questo luogo”.
