Primo comizio al centro storico di Santa Maria del Cedro nell’ambito delle elezioni comunali per Continuità e Concretezza. Il sindaco uscente presenta i candidati e per circa 3 ore attacca l’avversario Biagio Farace: dal “giornalino satirico” alla “Multiservizi” si prevedono esposti e denunce.

“Il sindaco sarò di nuovo io“, ha tuonato Ugo Vetere nel pomeriggio di domenica 19 maggio 2024 nel corso del suo primo comizio nel centro storico di Santa Maria del Cedro di questa campagna elettorale per le elezioni comunali 2024.
Un messaggio chiaro, imbustato, affrancato e spedito al mittente: Biagio Farace. Ovvero, il candidato avversario, a capo della lista Insieme per il Futuro che giovedì scorso aveva aperto la sua campagna elettorale in piazza Casale (leggi qui).
Dal balcone di Palazzo Galiano, il primo cittadino uscente ha presentato i componenti della sua compagine, i candidati alla carica di consigliere comunale: Davide Capogrosso, Vincenzo Capogrosso, Giuseppe Deietti, Emanuela Dito, Pasquale Dolce, Laura Farace, Romina Farace, Sonny Guaglianone, Ivano Marino, Tonino Montesano, Silvio Sollazzo, Mario Vitale.
Tutti hanno parlato qualche minuto, presentandosi. Qualcuno, quelli più legati al centro storico, per qualche attimo in più. Molti hanno dato appuntamento ai prossimi comizi, quando si approfondiranno linee programmatiche e visione della città del prossimo lustro. Intanto, l’attenzione è monopolizzata dallo scontro tra i due capolista.

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“La macchina del fango, “i profili fake” e “il giornalino satirico“, “la multiservizi“. Vetere è un fiume in piena che vuole travolgere la figura di Farace e, con diversi interventi intervallati nel tempo, trascina il comizio a durare circa 3 ore.
Dure le parole (e sarà una costante) su contenuti e presunti autori di una pubblicazione diffusa giorni fa in forma anonima per le vie del comune: dentro, attacchi e accuse pesanti all’indirizzo del primo cittadino e del gruppo, con riferimenti a fatti personali, a presunti reati che vanno dall’aggiudicazione di lavori e appalti fino all’abusivismo edilizio.
Ugo Vetere ha affermato di avere informazioni circa gli autori dell’opuscolo composto imitando il famoso giornale satirico francese Charlie Hebdo, di esserne entrato in possesso indirettamente attraverso una persona “vicina a Farace” e di aver presentato denuncia ai carabinieri e alla Procura della Repubblica di Paola.
In merito si è rivolto all’altra lista, rea di non aver preso posizione sul giornalino, con parole amare: “Non vi siete dissociati, vergognatevi“. E poi, ha domandato retoricamente: “Come mai i molti profili social fake e quel giornalino vergognoso attaccano tutti, ma non Biagio Farace”?
Vetere è senza freni e tocca vari argomenti della campagna elettorale, soprattutto le difficoltà a formare una lista completa (quella di Farace è composta da soli 10 candidati, due in meno del massimo consentito, ndr) e priva di rappresentanza nelle due frazioni di Marcellina e Destri.
“Sei stato incapace a farne una decente – ha detto Vetere a Farace -. Chiuso nel tuo ufficio sei stato circondato unicamente da familiari, personaggi scontenti e qualche nostalgico che vorrebbe riportare questo paese indietro negli anni. Ma – ha aggiunto – altri, molti, non ti hanno dato retta. Hai trovato porte chiuse non per la dittatura che sostieni io abbia instaurato, ma per le moltissime cose fatte in 10 anni e che hanno trasformato in meglio questo posto”.
Poi, capitolo Multiservizi, la società in-house che si occupa di vari ambiti, dal trasporto scolastico all’igiene ambientale e della quale Biagio Farace è stato amministratore, prima di diventare funzionario comunale. “Ti sei candidato perché sei stato beccato con le mani nella marmellata della municipalizzata – ha detto Vetere -. Durante la tua gestione i documenti contabili non erano in comune, ma nel tuo ufficio e la mia amministrazione ha potuto visionarli soltanto a novembre scorso, dopo una serie di sollecitazioni e dopo la rimozione dell’amministratore Elio Nocito, guarda caso tuo candidato”.
Ugo Vetere ha riferito “carte alla mano” di azioni illecite compiute da Farace nella sua gestione e che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti nei prossimi comizi. Ad uno di essi – ha informato Vetere – dovrebbe essere presente anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Quest’ultimo aspetto – ha voluto far intendere il candidato – a testimonianza della capacità di dialogare anche con soggetti dalle convinzioni politiche distanti dalle proprie, espressa anche dal coinvolgimento in questa e in altre liste del passato di candidati provenienti da percorsi differenti a quelli del gruppo Continuità e Concretezza. Aspetti, questi, che a detta di Vetere “hanno contribuito all’edificazione di una pace sociale a Santa Maria del Cedro, che ha interrotto i dissapori tra le famiglie e che ora ‘quel signore‘ vorrebbe distruggere”.
Infine, ha concluso: “Biagio Farace, tu non sei il nuovo. Confesso che avevo bisogno di un’alternativa per dimostrare che il mio consenso non è frutto della mancanza di avversari. Ma, politicamente, tu sei il peggio che potesse farsi avanti per questa comunità. Non c’è trippa per gatti – ha aggiunto -. Il sindaco sarò di nuovo io” e ha chiuso con il motto della propria campagna elettorale per queste elezioni 2024 di Santa Maria del Cedro: “Indietro non si torna“.
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