Una lettrice chiede: come si conciliano i riconoscimenti Bandiera Blu con le condizioni delle acque del mare in molti centri della riviera?

“Spettabile redazione di Infopinione: è vergognoso il trattamento riservato ancora una volta al turismo estivo. Vorrei sapere con quale criterio sono state assegnate le Bandiere Blu a tutta la costa che va da San Nicola Arcella a Diamante.
A breve, con l’incremento della popolazione durante la settimana del Ferragosto il mare sarà una fogna. Facciamo tanti chilometri per cosa? Mappatella beach è meglio di come si presentano la spiaggia e il mare stamattina a Santa Maria del Cedro (mercoledì 7 agosto 2024).
Possibile che non funzioni nessun depuratore? Non c’è rispetto per i turisti che devono solo portare i soldi, pagare le tasse e i servizi. Lidi balneari tuttofare hanno aumentato i prezzi degli ombrelloni, manco fosse Capri per fare il bagno in una fogna.
Ma siamo impazziti? Il presidente Occhiuto, i sindaci, gli amministratori locali dove sono”?
Susanna Frusciano
Gentile signora, i quesiti che lei pone sono gli stessi che, da molti anni, avanzano tanto i residenti quanto i turisti del territorio.
Chi scrive, ovviamente non ha risposte a tutto, eppure della questione negli anni ha scritto molto. Mi permetto allora di segnalare a lei e a chi leggerà questo suo intervento, una pubblicazione che risale alla scorsa estate. Lascio il link in blu qui sotto.
Mare verde in Riviera dei Cedri, cosa è il fenomeno che rovina le vacanze estive
In esso, ho provato a porre la questione in maniera bilanciata e documentata su un fenomeno che va affrontato senza dubbio, ma che sarebbe ingiusto confinare al solo nostro territorio. Spero che la lettura le sia di aiuto.
Quanto ai criteri per l’ottenimento della Bandiera Blu, rimando a questo link dove sono facilmente consultabili. Leggendoli, capirà che non è semplicemente una questione di mare pulito. Questo è un criterio cardine, ma chi assegna il vessillo afferma – secondo me giustamente – che non è possibile dire che un mare è sporco se lo è solo per 20 giorni l’anno. (Ovviamente questo non vuol dire che non bisogna cercare una soluzione).
L’aumento dei prezzi? Beh, io sono generalmente un frequentatore della spiaggia libera, ma non riesco a stupirmi o indignarmi per l’aumento dei prezzi dei lidi. Lo faccio per l’aumento dei prezzi di ogni cosa! Stiamo pagando tra i 2 e i 4 euro un chilogrammo di pane, 10-14 euro per un litro di olio. Questo sito di informazione invece resta sempre gratuito (chiedo scusa per la divagazione).
Per il resto, pongo a lei la stessa questione che rivolgo a chi avanza questo genere di segnalazioni: bene chiedere agli organi di informazione di fare la loro parte, ma il cittadino è tenuto a sottoporre il tutto alle autorità preposte. Alle forze dell’ordine, carabinieri, polizia locale, guardia costiera, chiedendo di accertare. All’autorità giudiziaria, la Procura della Repubblica di Paola nel nostro caso, chiedendo di indagare.
Infine, la ringrazio per aver fornito la sua opinione a questo sito di local news che ha sempre considerato fondamentale dare spazio al pensiero dei suoi lettori. E’ possibile sottoporre alla nostra attenzione interventi come quello che avete letto scrivendo all’indirizzo redazione@infopinione.it.
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