Il progetto finanziato con fondi pubblici per l’Hub Parking di piazza Sturzo fa acqua da tutte le parti secondo il consigliere di Amare Praia Tommaso Morelli. Il sotterraneo non sarebbe agibile e i progettisti non avrebbero previsto le casse automatiche. E sull’impianto fotovoltaico: “Non in funzione: è danno erariale”!

Il consigliere di minoranza di Praia a Mare Tommaso Morelli scaglia gravi accuse sull’amministrazione comunale di Praia a Mare in merito al progetto di Hub parking, ovvero la destinazione a parcheggio dell’area sotterranea di piazza don Luigi Sturzo.
Dopo aver visionato la documentazione, secondo il portavoce di Amare Praia risulta che l’immobile non avrebbe i requisiti per ottenere l’agibilità. Ovvero, “non c’è l’altezza minima prevista per legge per le aree di sosta sotterranee con più di nove posti auto”.
Un accusa molto grave, considerando che – come lo stesso ricorda in un comunicato stampa – il progetto in questione è stato finanziato con fondi pubblici dalla Regione Calabria. “È costato 390 mila euro, 80 mila dei quali per i lavori di rifacimento e ristrutturazione del massetto e della pavimentazione della parte sotterranea”, ricorda Morelli.
Il consigliere, inoltre, segnala un’altra disfunzione legata all’opera: “Le casse automatiche per l’erogazione del ticket non risultano previste dal progetto“. Per questi motivi, ancora Morelli sostiene con forza che il progetto di Hub parking del Comune di Praia a Mare “è un’opera fantasma, priva dei requisiti di legge e mancante di una delle componenti fondamentali per avere gli introiti prospettati dal sindaco in una delle sue uscite: il sistema di emissione dei ticket. Qualora l’hub dovesse entrare in funzione, le casse automatiche dovranno essere acquistate con fondi comunali”.
L’analisi dell’esponente di Amare Praia riguarda anche Il parcheggio all’aperto fronte mare, segnalando il mancato funzionamento della colonnina per la ricarica delle auto elettriche e l’impianto fotovoltaico realizzato sul tetto della pensilina d’attesa, “perché – rincara la dose Morelli – non sono stati registrati ad alcun gestore dei servizi elettrici”.
Da qui, la denuncia di un presunto illecito: “Il mancato utilizzo di un impianto fotovoltaico finanziato con fondi pubblici – afferma Tommaso Morelli – costituisce un danno erariale“.
E in chiusura: “Al momento sono inutilizzati anche l’infopoint e l’area servizio di bikesharing, pure previsti dal progetto. Non c’è stato alcun rispetto per l’ambiente: il verde pubblico è stato devastato a dispetto delle prescrizioni rigidissime della Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio a tutela dei luoghi. Il progetto presenta un lungo elenco di criticità e a farne le spese saranno ancora una volta i praiesi”, conclude il portavoce del gruppo Amare Praia.
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