Vincenzo Rubano, inviato di Pomeriggio Cinque, in diretta da Paola: “Sentito colpi mentre cercavamo di intervistare padre dei due fratellini maltrattati”. Sul posto i carabinieri della locale stazione. Indagini in corso.

Rumori come colpi di arma da fuoco sono stati uditi oggi, nel primo pomeriggio di mercoledì 5 febbraio 2025, dai componenti di alcune troupes giornalistiche di emittenti nazionali mentre si trovavano a Paola, nei pressi dell’abitazione del padre naturale dei due fratellini vittime di presunti maltrattamenti e protagonisti, loro malgrado, di un’inchiesta della Procura (leggi qui).
I carabinieri, rapidamente intervenuti sul posto, riferiscono di non aver trovato materialmente tracce di spari nell’area, una zona periferica di Paola, indicata da giornalisti e operatori. Sono in corso accertamenti.
Tra le persone testimoni di quanto accaduto, Vincenzo Rubano, inviato di Pomeriggio Cinque, trasmissione Mediaset. Nel corso della puntata di oggi ha raccontato quanto accaduto, riferendo di aver udito alcune esplosioni a seguito delle quali lui e gli altri operatori dell’informazione si sono allontanati cercando riparo.
Gli stessi hanno allertato i carabinieri, giunti rapidamente sul posto poiché in servizio nei pressi del luogo. I militari hanno indossato i giubbotti antiproiettile e avviato gli accertamenti del caso.
Come si apprende dalla trasmissione stessa, Rubano ha ripercorso così la dinamica dell’accaduto: “Abbiamo tentato l’intervista a questo signore, il papà di questi due fratellini. Siamo arrivati sul posto, si tratta della periferia di Paola, questa cittadina sul Tirreno. Ci hanno visto dei vicini, ci hanno detto: fate attenzione, fate molta attenzione, quindi ci siamo avvicinati con cautela. Abbiamo bussato alla porta, non ci ha risposto nessuno. Stavamo andando via quando all’improvviso abbiamo sentito questi tre colpi. Ci siamo voltati indietro, non abbiamo visto nessuno ma abbiamo sentito altre due esplosioni, queste due pallottole che ci hanno addirittura sfiorato e abbiamo trovato riparo sotto un muro di recinzione di una villetta”.
L’inviato continua: “La zona è piena di video telecamere di sorveglianza. Abbiamo avvisato immediatamente i carabinieri, fortunatamente una pattuglia era già in zona. Hanno indossato il giubbotto antiproiettile e ci sono avvicinati con molta cautela. Hanno chiamato subito i rinforzi e nel giro di cinque minuti sono arrivate una decina di pattuglie dei carabinieri, anche il capitano della compagnia dei carabinieri di Paola. Hanno circoscritto l’intera area, ci hanno messo a riparo, poi hanno fatto una dettagliata perquisizione all’interno dell’abitazione. Probabilmente hanno anche sequestrato un’arma all’interno di questo appartamento, un fucile con proiettili di piombo che potevano fare molto male, questa è un’indiscrezione degli ultimi minuti”.
La vicenda dei due fratellini ha scosso profondamente la comunità di Paola e non solo, tanto che il caso è salito alla ribalta nazionale. Proprio oggi, in città è stata organizzata una fiaccolata da parte dei cittadini per esprimere indignazione per quanto avvenuto.
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