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Dottoressa aggredita all’ospedale di Paola: giovane in escandescenze al Pronto soccorso


Una dottoressa è stata aggredita all’ospedale San Francesco di Paola da un giovane che pretendeva una Tac senza prenotazione. Indagini in corso.

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Momenti di tensione all’ospedale San Francesco di Paola, dove una dottoressa è stata aggredita all’interno del pronto soccorso da un giovane che pretendeva di eseguire una Tac senza prenotazione. L’episodio – riferito da Ansa – si è verificato nelle ultime ore e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per ristabilire la calma.

La dinamica dell’aggressione

Secondo quanto ricostruito, il giovane si sarebbe presentato inizialmente nel reparto di Radiologia dell’ospedale, insistendo per effettuare una Tac immediatamente, nonostante non avesse alcuna prenotazione. Il medico di turno, attenendosi alle procedure, ha negato la prestazione, provocando la reazione aggressiva del ragazzo. Dopo aver inveito contro il personale sanitario, il giovane si è diretto al pronto soccorso, continuando a pretendere l’esame diagnostico con toni sempre più accesi.

In quel momento, la dottoressa aggredita, un’anestesista in servizio per una consulenza, si trovava nel reparto e stava parlando con un poliziotto in borghese. L’agente ha cercato di calmare il giovane, esortandolo a moderare i toni. Tuttavia, il ragazzo ha reagito violentemente, strattonando chiunque si trovasse nelle vicinanze. La dottoressa è stata scaraventata a terra, perdendo i sensi nell’impatto e venendo immediatamente soccorsa dai colleghi per poi ricevere le cure necessarie.

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Indagini in corso

Sul grave episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia di Paola, giunti sul posto poco dopo l’accaduto. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’ospedale per ricostruire nel dettaglio l’accaduto. Il giovane protagonista dell’aggressione potrebbe ora dover rispondere di violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

L’episodio ha sollevato nuove preoccupazioni sulla sicurezza degli operatori sanitari, sempre più spesso vittime di aggressioni in ambienti ospedalieri.

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