Sull’omicidio avvenuto a Cetraro martedì 27 maggio 2025 interviene il vescovo della diocesi San Marco Argentano – Scalea. Monsignor Rega alla comunità: “Siamo chiamati tutti a coltivare il rispetto reciproco”.

Anche il vescovo della diocesi San Marco Argentano – Scalea, monsignor Stefano Rega, interviene sull’omicidio avvenuto ieri, martedì 27 maggio 2025, a Cetraro. Pino Corallo, meccanico con precedenti del posto, 59 anni, è stato ucciso con colpi di pistola mentre si trovava nei pressi della Statale.
Rega, ha espresso profondo dolore per quanto accaduto e ha rivolto un forte appello alla comunità affinché si riscoprano i valori del rispetto e della convivenza pacifica.
“La tragedia che ha colpito Cetraro è una ferita profonda per tutta la comunità. Ogni essere umano, dal primo all’ultimo istante della sua esistenza, ha diritto a rispetto, dignità e protezione”, ha detto il vescovo che ha evidenziato come fatti simili “lasciano segni profondi nel tessuto sociale e creano smarrimento in chi crede nei valori della pace e della solidarietà. Siamo chiamati tutti a coltivare il rispetto reciproco e a impegnarci per una società più giusta e umana. La violenza non può mai essere giustificata né accettata”.
Un appello, quello di monsignor Rega, rivolto alle istituzioni, alle forze dell’ordine e anche ai singoli cittadini, affinché si costruisca un fronte comune contro ogni forma di sopraffazione. La speranza cristiana si traduca in gesti concreti di tutela della vita, di riconciliazione e di impegno per il bene comune.
Infine, l’invito alla preghiera e alla riflessione: “Chiedo a tutta la comunità di Cetraro e diocesana di unirsi in un momento di preghiera, perché la pace possa prevalere sull’odio e la giustizia sia sempre animata da umanità e misericordia. Solo così potremo dare vita a una cultura fondata sulla non violenza, sulla giustizia e sul rispetto della persona“.
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