Un 51enne originario di Napoli è stato arrestato a Orsomarso dai carabinieri per tentata truffa aggravata ai danni di un’anziana con il classico schema del presunto “finto incidente” del figlio.

Un uomo di 51 anni, originario della provincia di Napoli, è stato arrestato mercoledì 4 giugno 2025 dai carabinieri a Orsomarso con l’accusa di tentata truffa aggravata.
L’arresto è avvenuto in flagranza di reato mentre il soggetto tentava di frodare un’anziana donna con la cosiddetta “truffa del finto incidente“, come anticipato da Infopinione (leggi qui).
La vicenda ha preso il via quando la donna di Orsomarso ha ricevuto una telefonata da un soggetto, qualificatosi come maresciallo dei carabinieri che le ha riferito che il figlio aveva causato un grave incidente a Scalea e che, per evitare problemi giudiziari, erano necessari 8.000 euro.
Fortunatamente, il nipote e la figlia dell’anziana si sono accorti della truffa in corso e hanno immediatamente allertato i carabinieri. I militari della locale stazione sono prontamente intervenuti, appostandosi nei pressi dell’abitazione.
La conversazione telefonica è durata ininterrottamente per oltre due ore, durante le quali l’anonimo interlocutore ha ribadito più volte all’anziana di non agganciare la cornetta e ha fornito precise istruzioni per la consegna del denaro contante e di altri monili in oro presenti in casa a una terza persona che sarebbe giunta a breve.
Dopo poco, il 51enne si è avvicinato al cancello dell’abitazione per ricevere il denaro. È stato a quel punto che è stato bloccato dai militari di Orsomarso e condotto in caserma, dove al termine delle opportune attività è stato dichiarato in arresto in flagranza per tentata truffa aggravata.

Proprio lo scorso 4 giugno avevamo dato da queste pagine notizia dell’allarme lanciato da alcuni comuni del territorio circa l’intensificarsi di tentativi di truffa di questo genere. La popolazione era stata invitata a diffidare da contatti telefonici o diretti “sospetti” da parte di persone sconosciute. Al link dell’articolo in questione è possibile trovare dettagli sul vademecum diffuso dall’Arma per formare i cittadini sul comportamento corretto da assumere in questi casi.
Inoltre, è opportuno ricordare che la compagnia dei carabinieri di Cosenza ha svolto nei mesi scorsi incontri formativi su questo argomento direttamente nei comuni di competenza, con i militari che hanno incontrato i cittadini.
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