La diocesi di San Marco Argentano – Scalea ha annunciato le nuove nomine vescovili in vigore dal 1° settembre 2025, con don Gaetano De Fino designato direttore del servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. A Marcellina il nuovo parroco è don Valerio Orefice.

Il vescovo della diocesi di San Marco Argentano – Scalea, monsignor Stefano Rega, ha annunciato le nuove nomine che entreranno in vigore a partire dal 1° settembre 2025.
Tra i provvedimenti disposti, alcune riguardano le parrocchie di Santa Maria del Cedro.
Don Gaetano De Fino, parroco di Nostra Signora del Cedro, è stato nominato direttore del Servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Questo incarico riflette un’attenzione specifica della Diocesi verso un ambito di fondamentale importanza.
Per la parrocchia Sacro Cuore di Marcellina, è stato nominato il nuovo parroco: don Valerio Orefice. Succede a don Giuseppe Fazio, nominato invece rettore e referente per i seminaristi del maggiore e del sesto anno, oltre che direttore dell’Ufficio per la pastorale delle vocazioni e vicedirettore del servizio per la pastorale giovanile.
Altre nomine vescovili decise da monsigonr Rega riguardano diversi ambiti della vita diocesana, dal Seminario agli Uffici diocesani, fino alla guida delle parrocchie e agli incarichi di vicario.
Negli Uffici diocesani, anche don Gianfranco Belsito, che assume la direzione dell’ufficio tecnico e beni culturali, e don Guido Quintieri, nominato direttore dell’ufficio dell’apostolato del mare.
Per il Santuario regionale Basilica Minore Madonna del Pettoruto, sono stati nominati i membri del consiglio di amministrazione: monsignor Salvatore Vergara, don Ciro Favaro, don Silvano Caparelli, Dott. Francesco Gordano e suor Annie Zafra.
Per il Consiglio per la pastorale, i membri sono don Ciro Favaro, don Pino Esposito, don Fabbrizio Ammenda, don Angelo Longo, Francesca Cozza e Giuseppe Lo Polito.
Riguardo alle parrocchie, oltre a don Valerio Orefice, sono stati nominati nuovi parroci i seguenti sacerdoti:
- don Vincenzo Lagatta per la parrocchia San Giovanni Battista in Orsomarso.
- don Francesco Lauria per la parrocchia San Paolo Apostolo in Praia a Mare.
- don Franco Laurito e don Giacomo Benvenuto come parroci insolidum delle Parrocchie Santa Maria d’Episcopio e San Nicola di Platea in Scalea (moderatore sarà don Franco Laurito).
- don Luciano Losardo per la parrocchia Sant’Andrea Apostolo in Guardia Piemontese.
- don Pantaleo Naccarato per la parrocchia San Benedetto Abate in Cetraro.
- don Valerio Orefice per la parrocchia Sacro Cuore in Marcellina.
- don Guido Quintieri per la parrocchia Santa Maria Maddalena in Bonifati e Santa Maria della Neve in Sangineto.
- don Ennio Stamile per la parrocchia Santissima Annunziata in Sant’Agata di Esaro.
Diversi anche i vicari parrocchiali nominati da monsignor Stefano:
- don Eutropio Calunsag per la parrocchia Santa Maria Maddalena in Bonifati e Santa Maria della Neve in Sangineto.
- don Mattia De Marco per la parrocchia San Giuseppe Lavoratore in Scalea.
- don Don Leonardo Grisolia per la parrocchia Sant’Andrea Apostolo in Guardia Piemontese, che seguirà un Biennio di Specializzazione in Dommatica con indirizzo Ecclesiologico presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sez. San Luigi.
- don Giuseppe Lagatta per la parrocchia San Ciriaco Abate in Buonvicino e Buon Pastore in Diamante, che seguirà un Biennio di specializzazione in Nuova Evangelizzazione presso l’Istituto Teologico Calabro “S. Francesco di Paola” in Catanzaro.
- don Antonio Marrapodi per la parrocchia Santissima Annunziata in Sant’Agata di Esaro.
- don Edward Simfukwe per la parrocchia Santo Stefano in Tortora.
Infine, per i diaconi transeunti:
- diacono Giovanni Greco presterà servizio pastorale presso la parrocchia Santa Maria della Grotta in Praia a Mare e seguirà un biennio di specializzazione in comunicazione sociale presso l’Almo Collegio Capranica in Roma (Pontificia Università della Santa Croce).
- diacono Giuseppe Mazza presterà servizio pastorale presso il Seminario Diocesano e seguirà un biennio di specializzazione in Nuova Evangelizzazione presso l’Istituto Teologico Calabro “San Francesco di Paola” in Catanzaro.
Nomine vescovili: le parole del Vescovo Rega
Il vescovo monsignor Stefano Rega ha sottolineato che la bellezza della comunità diocesana risiede nella sua capacità di unire fedeli laici e sacerdoti in un unico cammino di fede, testimonianza e servizio. Questa comunione rappresenta un segno tangibile dell’amore di Dio che invita alla fraternità, alla solidarietà e alla condivisione dei valori cristiani. Ai presbiteri, in particolare, si affida l’onere del servizio ecclesiale, per garantire il coinvolgimento dei membri della Chiesa nel cammino di fede e nel supporto alle comunità cristiane.
Il vescovo ha richiamato una “Regola di vita” redatta nel 2010 dal suo predecessore, monsignor Domenico Crusco, considerandola ancora un valido riferimento per l’attuale famiglia presbiterale. In quelle pagine, intrise di sapienza spirituale e pastorale, si indicavano tre dimensioni che ogni presbitero deve accogliere per rendere fecondo il suo ministero: la dimensione della fede, dell’obbedienza e della comunione.
Il presbitero è un uomo di fede, che cura con zelo preghiera, meditazione, l’incontro con la Parola, l’adorazione, la confessione e l’aggiornamento teologico. È uomo di obbedienza, che non agisce da solo ma sa rendere conto del suo operato ministeriale a Dio, al vescovo, al presbiterio e alla comunità affidata. Infine, è uomo di comunione, che impara a vivere la comunione come dono da accogliere e cresce nella consapevolezza che i motivi per cui stare insieme sono maggiori di quelli che dividono. La Chiesa, motivata dai suggerimenti dello Spirito, agisce nella certezza che ogni situazione sia finalizzata al bene delle anime.
Monsignor Rega ha infine espresso sinceri sentimenti di stima, affetto e cordialità nei confronti dei sacerdoti che hanno svolto con amore e impegno il loro servizio nelle comunità che si apprestano a lasciare.
Ha rivolto un augurio e una preghiera per la bellezza che i sacerdoti incontreranno nelle nuove comunità, per le anime che sentiranno il bisogno della loro cura, e per le ansie e le gioie che si preparano ad accogliere.
Ha ricordato che il Signore li ha guidati, li guida e continuerà a manifestarsi “precedendoli in Galilea”. Lo Spirito Santo, che ha già preparato e dissodato il terreno da seminare, donerà la gioia della libertà di cuore per “lasciare” ad altri quello che hanno coltivato e “accogliere” quello che per loro è stato predisposto, richiamando le parole di Paolo ai fratelli di Corinto: “Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere”.
Ha concluso affidando tutti alla Vergine Maria, Madre della Chiesa, affinché accolga la preghiera e ricolmi di grazie celesti i loro cuori.
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