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Acquafredda di Maratea, vittoria in Tribunale per il Comune: revocato un’usucapione “fantasma” su terreni pubblici


Una sentenza del tribunale di Lagonegro ha revocato un decreto di usucapione che aveva sottratto al Comune di Maratea e ai cittadini di Acquafredda terreni pubblici a Piano degli Zingari.

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Il tribunale di Lagonegro ha revocato un decreto di usucapione che per anni aveva illegalmente sottratto al Comune di Maratea e ai suoi cittadini beni pubblici nella località di Acquafredda, in particolare a Piano degli Zingari.

La sentenza, emessa lo scorso 10 giugno, rappresenta una vittoria cruciale per l’ente e i legittimi beneficiari di usi civici, ponendo fine a una vicenda controversa che si trascinava da tempo.

La questione era nata quando alcuni privati avviarono ricorsi per usucapione di immobili che, pur non essendo mai stati nel loro effettivo possesso, vennero a loro attribuiti. Questo a discapito del Comune di Maratea, legittimo proprietario, e dei cittadini con diritti di uso civico.

Come evidenziato da Emanuele Labanchi, che ha seguito la vicenda quale legale dei cittadini, dietro questa “operazione” ci sarebbero stati anche “insospettabili professionisti” che si adoperarono per l’acquisizione di immobili panoramici, sottraendoli al patrimonio pubblico e ai legittimi utilizzatori.

La vicenda aveva già portato a un lungo processo penale a Lagonegro a carico di quattro imputati, con il Comune e i cittadini titolari di usi civici costituiti come parti civili. Le accuse riguardavano gravi reati, ma il procedimento penale si concluse con una dichiarazione di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, a cui gli imputati non rinunciarono.

Nonostante questo esito, l’amministrazione comunale di Maratea, guidata all’epoca dal sindaco Domenico Cipolla scelse di proseguire l’azione in sede civile. L’obiettivo era far riconoscere la natura pubblica di quei beni e ottenere la nullità degli atti che avevano illegittimamente trasferito la proprietà a due private cittadine, le quali si erano ritrovate proprietarie per usucapione pur non avendo mai avuto il possesso ultraventennale degli immobili.

La recente sentenza del tribunale di Lagonegro ha pienamente accolto la domanda del Comune, disponendo la revoca e disapplicazione del decreto di usucapione emesso nel 2007. Ha riconosciuto la piena proprietà degli immobili in capo al Comune di Maratea, annullando anche il loro precedente conferimento in un “Trust”.

Una delle donne imputate è stata inoltre condannata a provvedere alla rettifica catastale e a risarcire al Comune di Maratea le spese legali, liquidate in oltre 11.000 euro. Un analogo procedimento civile tra il Comune di Maratea e un’altra parte privata è ancora pendente, riguardante altri beni immobili di proprietà comunale sempre nella stessa località.


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