L’on. Acri dice la sua sul caso Why Not

Il consigliere regionale è intervenuto di recente ad un convegno sul turismo svoltosi a Tortora.

TORTORA ” Antonio Acri, consigliere regionale, presidente del Comitato per la qualità  e la fattibilità  delle leggi, invitato a presenziare ad un convegno sul turismo organizzato presso la sala consiliare del comune di Tortora dalla pro-loco, è intervenuto sull’attuale situazione della giunta Loiero, al riaccendersi del caso Why Not, e sul ruolo di stampa e magistratura.
«Non tutto nella politica è negativo ” ha detto Acri ” al contrario di come viene descritto. Quando qualcosa di buono viene fatto rischia di passare in secondo piano o taciuto. Io avverto ” denuncia il consigliere regionale ” un insostenibile e permanente aggressione mediatica all’operato della Regione. Non nego l’esistenza di una certa debolezza della politica, anche legittimata per alcuni versi, ma mi oppongo categoricamente a che il destino della politica venga deciso da comici e magistrati».
Il consigliere rammenta come sia stata recentemente ventilata la possibilità  di una “fuga” dalla Calabria di Loiero direzione Roma, in vista delle ormai certe prossime elezioni politiche. «Loiero ” ha sostenuto a gran voce Acri ” ha tutta l’intenzione di rimanere alla Regione a svolgere il suo importante compito istituzionale e politico».
Di seguito si è soffermato sui rapporti, non di certo idilliaci, tra politici e parte della magistratura: «Fa grande scalpore il coinvolgimento di Loiero o l’alto numero di rappresentanti dell’ente Regione in casi giudiziari. Anche io ” non nasconde Acri ” sono destinatario da dieci mesi di un avviso di garanzia ad opera di De Magistris. Ho immediatamente chiesto di essere ascoltato ma mi è stato risposto, per il tramite del mio avvocato, che non ve n’era urgenza e, al limite, neanche la necessità . Ciಠnonostante si è ritenuto comunque di investirmi di avviso di garanzia. Ora De Magistris è stato sollevato ma anche con chi lo ha sostituito non riesco ad ottenere né di essere ascoltato né il ritiro della misura adottata nei miei confronti».
«Oggi l’avviso di garanzia ” ha detto infine Acri – da istituto di diritto a garanzia del ricevente, è diventato uno strumento per sottoporre chiunque alla gogna mediatica. In alcuni casi gli avvisi di garanzia vengono tenuti in sospeso e fatti esplodere ad hoc, al momento giusto».

Andrea Polizzo