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Arrestato noto professionista praiese

Truffa: auto fantasma nove persone in manette nella Capitale
Fra i professionisti coinvolti il giudice di pace Fortunato


PRAIA A MARE ” L’operazione denominata Ghost cars portata a termine dalla polizia stradale nel Lazio ha avuto anche una costola calabrese e, in particolare, nell’alto Tirreno cosentino.
Giuseppe Fortunato, 49 anni, di Praia a Mare, giudice di pace a Roma e,successivamente, in provincia di Salerno, a Sapri, è uno dei 9 destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del tribunale di Roma, Luisanna Figliolia.
Il professionista è finito nella rete tesa dalla Polizia stradale della Capitale e dalla Polizia municipale su un filone che riguarda auto di grossa cilindrata e truffa alle compagnie assicurative. La Polizia stradale di Scalea dalla notte di ieri, fino alle prime ore del pomeriggio, coordinata dall’ispettore superiore Maria Barrese, ha effettuato una serie di perquisizioni, acquisendo documentazione e materiale informatico, nell’abitazione di famiglia di Giuseppe Fortunato e nello studio, sempre a Praia a Mare.
Nella zona altotirrenica la vicenda ha destato molta curiosità  e imbarazzo visto che Giuseppe Fortunato, anche per l’attività  di giudice di pace, è conosciuto come un valido professionista. Si tratta di 7 ordinanze in carcere e 2 ai domiciliari, verso altrettanti componenti di quella che viene definita dagli stessi inquirenti un’organizzazione. Le indagini, eseguite dalla squadra di Polizia giudiziaria del compartimento di Polizia stradale del Lazio con la collaborazione della Polizia municipale di Roma, e della Polizia stradale di Scalea ha permesso di smantellare una presunta associazione composta da professionisti e pubblici ufficiali, fra i quali un avvocato romano, un giudice di pace e due vigli urbani di Roma.
L’attività , secondo gli inquirenti si baserebbe nel riciclaggio di veicoli di lusso e nelle truffe alle compagnie assicurative effettuate simulando furti di automobili e incidenti stradali. Oltre alle perquisizioni fatte a Praia a Mare, la stradale ha effettuato attività  anche nella Capitale che hanno permesso di ritrovare circa 20 vetture di lusso rubate il cui valore è stimato per circa 3 milioni di euro. L’indagine è durata quattro mesi ed ha portato al sequestro, fra l’altro, di Ferrari, Maserati, Porche e Lamborghini. L’attività  investigativa è stata coordinata dai sostituti procuratori presso il Tribunale di Roma, Nunzia D’Elia e Maria Cristina Palaia, e le ordinanze sono state emesse dal Gip Luisanna Figliolia. Oltre agli arrestati ci sono anche 30 indagati in stato di libertà  per concorso in ricettazione, riciclaggio e falso materiale. Secondo quanto accertato dagli investigatori, il gruppo reperiva, sul mercato internazionale, veicoli di lusso che venivano acquistati a prezzi estremamente contenuti, in quanto gravemente incidentati o comunque non riparabili. In alcuni casi, dopo aver reperito i numeri di telaio di auto realmente circolanti all’estero, si provvedeva ad incorporare i dati in una falsa documentazione estera producendo cosଠdei cloni documentali, anche a totale insaputa dei legittimi proprietari. Una volta ottenuta l’immatricolazione con targhe italiane, i veicoli, dopo un lasso di tempo variabile, venivano assicurati e il gruppo utilizzava tre diversi modi per ottenere gli illeciti guadagni.
Un primo metodo era quello di coinvolgere i veicoli in falsi incidenti stradali rilevati a volte da pubblici ufficiali compiacenti per poi effettuare richieste di risarcimento, attraverso l’esibizione di fatture emesse da officine meccaniche o da società  sempre compiacenti.
Ma ancora, i veicoli, anche se già  coinvolti in precedenti incidenti, venivano poi denunciati rubati per ottenere un ulteriore ed ingente risarcimento. Il terzo metodo: i si riassemblavano i veicoli, con parti di carrozzeria o parti meccaniche di altri veicoli incidentati e si sostituiva il numero di telaio originale.

Matteo Cava

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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