Bonifica della Fiumarella

Bonifica della Fiumarella di Tortora in via di ultimazione
A breve partiranno lavori di ripristino del sentiero rurale

di Andrea Polizzo

TORTORA ” Si concludono in questi giorni i lavori di bonifica dell’alveo della Fiumarella di Tortora.
L’area demaniale circostante il corso d’acqua è un importante zona verde del comune alto tirrenico ed è prevalentemente interessata da terreni agricoli. La bonifica si è resa possibile grazie all’utilizzo di fondi inclusi nell’Accordo di programma quadro del Dipartimento politiche dell’ambiente “Tutela e risanamento ambientale per il territorio della Regione Calabria”, che ha previsto 350.000 euro per la bonifica delle aree demaniali del territorio comunale.
L’assessore con delega all’Ambiente, Antonio Ponzi, si è detto soddisfatto dei lavori compiuti, intercettando cosଠgli allarmismi provenienti da pi๠parti per l’accumulo di rifiuti lungo il corso della Fiumarella. La bonifica infatti oltre che verso la pulizia degli argini da arbusti e vegetazione varia che in alcuni punti ostacolava anche il corso dell’acqua, si è rivolta anche alla rimozione di “rifiuti speciali” come elettrodomestici,potenzialmente dannosi per l’ambiente ed abbandonati nelle prossimità  dei campi agricoli e degli argini in barba ai divieti e alle corrette pratiche civili.
Parallelamente al completamento dell’opera di bonifica della Fiumarella, in questi giorni, sullo stesso tratto, inizieranno i lavori di ripristino del sentiero rurale e delle aree sosta. Per questi lavori si è attinto a finanziamenti concessi dal Dipartimento all’agricoltura e foreste della Regione Calabria, rientranti nel programma Por Calabria 2000/2006, nell’ambito dei Piani integrati per aree rurali “Alto Tirreno Cosentino.
L’intento è quello di creare sul tratto interessato, fino alla confluenza con il fiume Noce, percorsi culturali e aree di ristoro usufruibili dagli appassionati di escursioni con un risvolto archeologico. Infatti il percorso raggiungerà  la zona del Palécastro ed il “riparo della Fiumarella”, oggetto nel 2000 di uno scavo archeologico a cura della Soprintendenza speciale al museo nazionale preistorico etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.