Chiappetta interviene su maggioranza

TORTORA ” E’tempo di considerazioni sull’attuale fase amministrativa del Comune di Tortora, a qualche giorno di distanza dall’ultimo consiglio comunale.
In quella occasione si era consumata l’ennesima fase del processo di rimpasto della maggioranza Silvestri con la creazione del gruppo Pd, l’adesione di Massimo Accardi a quest’ultimo e, in definitiva, il suo passaggio in maggioranza.
Mentre ci si chiede quale ruolo verrà  assegnato ad Accardi, si osserva una larghissima maggioranza in cui, ora, sono rappresentate tutte e tre le liste che si erano opposte alla compagine di Silvestri nel 2005. Di contro, un opposizione ridotta al lumicino in cui… Benvenuto osserva in maniera passiva Accardi passare dall’altra parte, Garramone non incide mentre per lo meno continuano a svolgere il proprio ruolo Lapetina, Montesano e Chiappetta anche se quest’ultimo era assente all’ultimo consiglio.
A tal proposito Franco Chiappetta affida a queste pagine le sue riflessioni. Il consigliere di minoranza, tra i pi๠elettrici all’opposizione, confida di “far fatica” a confrontarsi con l’attuale maggioranza condannandone l’attaccamento alla poltrona e il disinteresse per i problemi del paese tanto quanto il preferire al confronto “le annessioni attraverso l’esaltazione e l’istituzionalizzazione della figura dei voltagabbana.
Il messaggio che questa amministrazione ha fatto passare ” ammonisce Chiappetta – è un messaggio di una gravità  unica: a Tortora il voto degli elettori conta meno di nulla. La volontà  dei singoli di apparire, prima che dell’essere, prevalgono sui problemi del paese, ideali, coerenza, correttezza, lealtà  ed il rispetto della volontà  degli elettori espressa attraverso il voto.
In effetti, in tempi in cui si chiede a gran voce lo “svecchiamento” della politica fa riflettere che un giovane consigliere come Accardi, 31 anni, passi in quella maggioranza avversata fino a qualche istante prima: una pratica affatto innovativa, giustificata dai grandi rivolgimenti dello scenario politico nazionale.
Di questo avviso anche Chiappetta: “lo dico in modo chiaro e senza girarci intorno: non credo a chi, nascondendosi dietro il paravento dei nuovi scenari politici, si rimangia persino i pesanti giudizi politici e personali, e sottolineo personali, espressi verso il Sindaco e la sua amministrazione. Ma chissà  forse allora i tempi, l’uva, non erano ancora maturi.
Particolarmente critico poi sulla situazione amministrativa tortorese etichettata come incredibile, anomala e “sulla quale anche il Prefetto e la Magistratura dovrebbero accendere i riflettori non fosse altro per farsi spiegare perché a Tortora non viene nominato il Vicesindaco, perché vengono concessi a titolo gratuito locali comunali a privati ma, soprattutto, per capire su cosa si fonda il coinvolgimento di quasi tutti i componenti il consiglio comunale visto che non esistono accordi di programma tant’è che gli interessati non né parlano nemmeno sotto tortura.

Andrea Polizzo