Quando ho conosciuto Michele, 20 anni fa, malgrado io conoscessi l‘handicap, compresi da lui la vera dimensione del limite umano.
Pronto, sono Michele Moliterni, mi serve della pubblicità radiofonica, gli serviva per uno dei suoi amori pi๠grande, i cani.
Dato che l‘appuntamento era a casa sua, già imbarazzato, pensavo di trovarlo seduto su una poltrona a contemplare il silenzio, davanti ad un muro, forse vuoto.
Invece, ci venne ad aprire la porta e ci anticipಠnella sua veranda. Era il suo mondo, era il mondo. Forse molti normodotati nella loro esistenza non fanno quello che Michele si divertiva a spiegarci: la radio accesa che gli faceva compagnia, una tastiera per il piano bar, un computer (allora erano davvero pochi), un baracchino con il quale si collegava con il mondo intero, la tv da sottofondo per seguire i telegiornali. Una babele di comunicazioni interrotta da un fax.
Ecco, a quel punto mi accorsi di non conoscere del tutto il mondo dell’handicap, i suoi veri limiti e se limiti esso potesse avere. Scoprivo che ognuno nella sua specificità vive un mondo e una condizione tutta sua.
Negli ultimi tre anni con Michele ci siamo visti pi๠spesso per la realizzazione di progetti comuni con le Associazioni. La solita persona super impegnata e disponibile a dare agli altri, fornendo sempre un sostegno morale e materiale a tutti. Quegli incontri che finivano sempre con un sorriso ed un mio inutile saluto. “Ciao, ci vediamoâ€, e puntualmente a quel suo sorriso, il mio puntuale, giustificante e successivo: “magariâ€.
Dieci giorni fa, in ospedale, l‘ho ritrovato a letto a soffrire una lunga agonia.
Certamente l‘amico che ci mancherà , mancherà a tutti per il suo impegno sociale, per quella luce nei discorsi che viene dall‘intelligenza. Mancherà alle nostre riunioni per il suo equilibrio e la sua saggezza nel dettare o aggiustare un indirizzo programmatico.
In una realtà dove le cariche e i ruoli sono vuoti di contenuti, morali ed intellettuali, sono ricoperti da personaggi che spesso ignorano l‘esistente e sono sgombri di etica, voglio salutare Michele come non ho mai fatto per la prima parte, poiché ho sempre usato solo il nome, per la seconda parte come sempre, nella speranza che comunque ci guidi e ci dia la forza per continuare ad essere utili agli altri: “PRESIDE‘, NI VIDIMUâ€(Presidente, ci vediamo).
Polifunzionale ASPIS – Antonio Iorio
Pur non conoscendo personalmente il sig. Michele Moliterni la gestione di questo sito si unisce al cordoglio dei familiari, dei parenti e degli amici.
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