La Cava resta in carcere

L’avvocato Saffioti contesterà  la decisione al Riesame
Convalidato l’arresto. L’accusa è tentato omicidio

di MATTEO CAVA

TORTORA ” E’ accusato di tentato omicidio; il Gip di Paola, Alfredo Cosenza, ha mantenuto la misura della custodia cautelare in carcere.
Italo La Cava, 58 anni di Tortora, secondo l’accusa avrebbe aggredito, con un coltello, un suo compaesano nella tarda serata di domenica scorsa. L’avvocato d’ufficio, Rocco Saffioti, ha intenzione di proporre una tesi diversa dell’accaduto che, in altra sede, potrebbe scagionare l’indagato.
In ogni caso, nella mattinata di ieri, il Gip Cosenza ha accolto la richiesta del Pubblico ministero Antonella Lauri di mantenere la custodia cautelare in carcere per la gravità  dei fatti contestati. L’avvocato Saffioti ha confermato che contesterà  la decisione davanti al tribunale del riesame ma ha anche aggiunto alcuni particolari che in sede di ulteriori indagini potrebbero ribaltare la situazione. Ci sarebbe, secondo il legale, una incongruenza sulle due dichiarazioni fornite dalla parte offesa. «Si tratta di dichiarazioni ” ha confermato l’avvocato Rocco Saffioti ” che potrebbero anche provocare la modifica del capo d’imputazione a favore del mio assistito». Pare che la vittima dell’accoltellamento abbia fornito, cosଠsostiene l’avvocato di La Cava, due versioni contrastanti nelle varie circostanze e nell’immediatezza dei fatti. «Appare strano ” ha detto Saffioti ” che una persona aggredita possa dare versioni diverse sui fatti. Si tratta di un dubbio da valutare attentamente». Ovviamente tale situazione verrà  rappresentata agli organi inquirenti in altra occasione. Quella di ieri era l’udienza di convalida. Sulla testa di Italo La Cava pesa già  un precedente pesante, l’uccisione del suocero, avvenuta il 26 novembre del 1994, ed altri precedenti che l’autorità  giudiziaria terrà  certamente in considerazione.
Domenica sera, Italo La Cava, conosciuto a Tortora anche come “Il cinghiale”, ha aggredito un compaesano, di 27 anni, per una lite che, secondo le testimonianze, si sarebbe consumata per confini di terreno. Con un coltello, l’indagato ha colpito la vittima provocando lacerazioni al costato e ad una arteria, ferite giudicate guaribili in trenta giorni.
Dopo l’identificazione, i carabinieri della compagnia di Scalea e quelli della stazione di Praia a Mare, hanno effettuato le ricerche dell’uomo nella zona montuosa di Tortora. La Cava è stato rintracciato e ammanettato in piena notte.