Proteste in municipio per i disagi e partenze anticipate
Il Sindaco chiede i danni a Regione Calabria e Sorical
di Andrea Polizzo
SAN NICOLA ARCELLA ” L’intero paese resta senza acqua per 24 ore, i turisti affollano il municipio per protestare e Domenico Donadio non ci sta.
Il sindaco di San Nicola Arcella rende noto mediante lettera di voler ottenere un risarcimento e di aver già provveduto ad adire a vie legali mettendo in mora gli enti ritenuti responsabili:
Nella sua missiva Donadio ricorda come il recente disservizio denunciato non costituisca un evento isolato eppure, nonostante la solerte comunicazione, chi di dovere è intervenuto solo il giorno seguente. Nel mirino del primo cittadino sannicolese l’incapacità di Sorical e Regione, a dispetto dei numerosi dipendenti a disposizione, a fronteggiare emergenze causa una la totale mancanza di organizzazione nonché di presenza sull’alto Tirreno.
Il pensiero di Donadio non si ferma alla specifica zona ma guarda all’intera regione: “È a dir poco indecente e sconsiderato ” afferma il sindaco sannicolese ” il comportamento di coloro che, non riconoscendo le deficienze nella elargizione delle risorse idriche, sono responsabili della cattiva e scriteriata gestione di questo basilare servizio. Ciಠsta conducendo alla distruzione dell’immagine della Calabria visto che i turisti non riescono ad essere destinatari di un servizio essenziale quale quello della fornitura di acqua potabile. Di certo non ci si troverebbe di fronte a queste deleterie situazioni ” denuncia Donadio ” se la Sorical e l’Ato avessero osservato l’obbligo di mettere in atto gli investimenti previsti sul territorio finalizzati ad assicurare l’opportuna fornitura del servizio in questione ed un congruo incremento della portata idrica che alimenta i serbatoi comunali.
Donadio ricorda di aver già scritto agli enti in questione ma di fronte all’indifferenza “il Comune di San Nicola ” spiega Donadio ” si pone una serie di interrogativi le cui risposte potrebbero tradursi in concrete operazioni forse abbastanza sconvenienti per le successive ritorsioni a livello nazionale che la nostra Regione potrebbe subire in merito alla capacità amministrativa e gestionale dei politici e dei burocrati calabresi. Forse è arrivato il momento di investire del problema il Presidente del Consiglio, emulando l’emergenza dei rifiuti in Campania e facendola diventare “Emergenza Acqua†per la Calabria. O forse è giunta l’ora in cui per protesta tutti gli amministratori locali devono dimettersi in massa perché non pi๠tutelati nella necessità di offrire i servizi primari e sostanziali affinché ad ognuno, cittadino o turista che sia, possa essere garantita una vita civile. Ed ancora, nessuno saprà mai chi potrà risarcire l’intero territorio degli innumerevoli ed incalcolabili danni morali, materiali ed all’immagine che il disservizio dell’acqua potabile sta cagionando all’intero sistema sociale, economico e commerciale dato che la maggior parte dei turisti ha oggi stesso abbandonato il paese per dirigersi verso altre mete turistiche.
Si rimane disarmati di fronte ai disservizi subiti dall’alto Tirreno. L’indifferenza di cui parla Donadio non fa altro che aumentare la percezione di distanza di questa area geografica dai centri del potere.
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