Maggioranza e minoranza hanno gli stessi numeri. Totoassessore
Entro marzo appuntamento con approvazione Bilancio preventivo
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – Otto contro otto. Questa contrapposizione di numeri riassume l’attuale, quanto delicata, situazione di stallo che vige nel consiglio comunale di Tortora.
Le continue defezioni e, soprattutto, i gravi problemi di salute che hanno sancito l’impedimento dell’assessore ai lavori pubblici Aldo Iorio ne sono la base.
Attualmente il primo cittadino tortorese, Giuseppe Silvestri, può contare su altri sette seggi di maggioranza. Ovvero quelli occupati dal presidente del consiglio Angelo Maceri, dagli assessori Michele Cozza, Angela Altamura, Antonio Chiappetta, Antonio Iaselli, Michele De Francesco e del consigliere con delega Biagio Laino.
Di contro, altri otto consiglieri siedono tra i banchi della minoranza. Si tratta di Franco Chiappetta, Biagio Benvenuto e dei ‘fuoriusciti’ Carmine Lapetina, Mario Montesano, Maiangela Limongi, Michele Garriamone, Antonio Ponzi e Massimiliano Accardi.
La condizione di parità tra i due schieramenti suscita non poche perplessità tra l’opinione pubblica tortorese in merito alla tenuta dell’amministrazione comunale. Ciò a maggior ragione tenendo in considerazione l’importante appuntamento, entro marzo, con l’approvazione del bilancio di previsione.
In questi giorni serpeggiano diverse ipotesi riguardo le possibili mosse risolutive dello stallo. Silvestri potrebbe innanzitutto pensare a qualche reintegro in giunta avviando colloqui di riappacificazione con alcuni fuoriusciti. Dal momento che molti considerano come insanabile la frattura con l’ex vicesindaco Mario Montesano ed i suoi fedeli, i maggiori indiziati risultano Ponzi, Accardi e Lapetina.
“Non credo che ci sarà un’apertura – ha commentato Ponzi – ma nel caso il mio sarebbe un no categorico”. Del resto in tal senso si era espresso proprio Giuseppe Silvestri nel corso dell’ultimo consiglio comunale del duemilaotto.
Dello stesso avviso Accardi. “Uscendo dalla maggioranza – ha commentato – ho espresso chiaramente la mia decisione personale che, ad oggi, è immutata. Quindi risponderei no. E se – ha anche aggiunto Accardi – il mio ingresso in maggioranza allora fu dettato da logiche del Pd, queste oggi non muterebbero la mia presa di posizione”.
Scontata anche la risposta di Lapetina. “Sono stato il primo – ha commentato il rappresentante in consiglio di Tortora europea – ad uscire dalla maggioranza in aperto dissenso con essa. Credo che la costanza nel mio atteggiamento d’opposizione in questi quattro anni fornisca di per sé una risposta”.
L’ultima ipotesi coinvolge il nome di Armando Trazza, primo non eletto della lista Partecipazione democratica che, guidata da Silvestri, primeggiò alle comunali dell’aprile 2005. In questo caso, però, le difficoltà ad affidargli l’assessorato ai Lavori pubblici risiederebbero nella sua vicinanza a Mario Montesano.
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