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Fatti di cronaca a Praia a Mare


Tifosi violenti, due arresti. Altri due supporter locali denunciati a piede libero
Dà i numeri e butta oggetti dal balcone. Per un quarantenne Tso obbligatorio


 

di MATTEO CAVA

 

PRAIA A MARE – Quando il calcio non è legato al pallone che rotola sul campo, ma al cattivo comportamento dei “tifosi” si rendono necessari interventi repressivi delle forze dell’ordine.

 

E’ in questo quadro che sono maturati due arresti, due denunce a piede libero e l’avvio di tre decreti per l’allontanamento dalle manifestazioni sportive.

 

Gli arrestati sono: Alfredo Dieni, 23 anni di Praia a Mare e Simone Argirò, 22 anni, anch’egli del centro tirrenico. Altrettanti i denunciati in stato di libertà: N.T. ed F.S., tutti e due di Praia a Mare, celibi e disoccupati.

 

L’attività dei carabinieri della compagnia di Scalea si inquadra nelle ultime disposizioni in tema di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive. Ieri mattina si sono concluse le indagini e gli accertamenti per l’identificazione video-fotografica degli autori di alcuni comportamenti ritenuti fuorilegge.

 

In campo, al Mario Tedesco, si disputava, nel frattempo, l’incontro di calcio del campionato

di Eccellenza tra la locale squadra del Praia a Mare e quella del Sambiase. L’intervento è stato effettuato dai militari della locale stazione e del nucleo operativo e radiomobile della

compagnia di Scalea.

 

Il ventitreenne Alfredo Dieni, disoccupato, con precedenti di polizia anche specifici, è

ritenuto autore del lancio di artifizi pirotecnici in campo, ma anche di minaccia e violenza a pubblico ufficiale.

 

Secondo quanto si è appreso, infatti, ha colpito al volto con una testata l’incaricato alla verifica dei titoli di accesso allo stadio. Il giovane è anche accusato di episodi di istigazione a delinquere e minaccia ai carabinieri in servizio nel pomeriggio di domenica allo stadio

praiese.

 

Simone Argirò, celibe, con precedenti di polizia, operaio, è accusato di aver lanciato in campo artifizi pirotecnici. I militari hanno denunciato gli altri due giovani praiesi in stato di libertà, presso la Procura della Repubblica di Paola, quali responsabili di lancio di materiale pericoloso e reiterate minacce a pubblico ufficiale rivolte, durante la partita, ai carabinieri in servizio.

 

Nel corso delle perquisizioni domiciliari portate a termine nelle abitazioni dei tifosi sono state rinvenute cinque mazze, portate in campo anche in occasione dell’incontro di domenica e vari fumogeni.

 

Sono state avviate le procedure per l’applicazione della misura preventiva Daspo

per altri tre giovani di Praia a Mare. Numerosi anche gli interventi registrati nel corso della partita, senza l’uso di mezzi coercitivi, per sedare, calmare e varie volte far allontanare gruppi di tifosi che si sono resi responsabili del lancio di oggetti con relative istigazioni

alla violenza fra tifoserie contrapposte da e verso spalti del settore ospiti locali.

 

Prima del termine della gara, c’è stato anche un lancio di pietre, da parte di ignoti che si sono nascosti in seguito all’intervento delle forze dell’ordine, verso il settore occupato dalla

tifoseria ospite.

 

Secondo i carabinieri erano presenti all’incontro di calcio circa ottanta tifosi del Sambiase e duecento supporter della squadra locale.

 

 

PRAIA A MARE – Una mattinata movimentata per i carabinieri della stazione di Praia a Mare e per i colleghi della compagnia di Scalea.

 

Mentre i militari lavoravano per portare a termine l’operazione scattata in seguito alla partita di calcio con il Sambiase, in via Verdi si consumava una storia di particolare disagio conclusasi con un trattamento sanitario obbligatorio a Catanzaro.

 

L’uomo, del quale per ovvi motivi si forniscono solo le iniziali, è G.V. quarantenne, celibe, incensurato, residente nella cittadina tirrenica. I fatti sono avvenuti nelle prime ore della

mattinata, intorno alle 6.30. I militari del nucleo operativo e radiomobile sono stati avvisati dai parenti che vivono nella stessa abitazione, dai medici del 118 e dai vicini di casa.

 

G.V., in stato di agitazione, ha cominciato a dare in escandescenza. Per problemi ancora al vaglio degli inquirenti, ha iniziato a buttare dalla finestra vari oggetti, soprattutto vasi

con piante, ma anche sedie, mobili e soprammobili. Alcuni di questi oggetti, fra l’altro, hanno colpito sul tetto e ad una fiancata un pullman di linea, di una nota azienda, in servizio per il trasporto degli studenti.

 

Il quarantenne è stato poi convinto a desistere dall’azione violenta ed ha riportato anche qualche lieve ferita alle mani. L’autorità giudiziaria, in seguito, ha disposto il trasferimento

coattivo in una idonea struttura di Catanzaro.

 

G.V. lavora presso un’agenzia di viaggi. Il particolare momento di irritazione è scattato, probabilmente, per altre questioni che con il lavoro non hanno nulla a che fare.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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