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DI ANDREA POLIZZO

 

PRAIA A MARE – È in uscita in questi giorni il secondo capitolo della saga “Storia di Praia” dal titolo “Aria di trupia” a cura di Piero Di Giuseppe.

 

Il volume fa seguito a “Terra di confino” il cui filo narrativo si arresta al 1945. La nuova uscita prosegue la storia di Praia fino al 1959, anno in cui una tremenda tromba marina recò innumerevoli danni alla cittadina.

 

“Sono anni cruciali per la storia del paese – spiega Piero Di Giuseppe –, anni in cui avviene la trasformazione dell’economia locale e l’arrivo della grande industria per iniziativa del conte Rivetti. Cambiano i modi e gli usi della gente locale che si trova a fare i conti con un nuovo modo di fare lavoro.

 

Lo stipendio mensile divenne una  di quelle certezze su cui poter costruire un avvenire, ma soprattutto creò un fiume di denari ed una liquidità che dette linfa vitale all’economia stagnante del paese”.

 

La narrazione prende piede dal ritorno dei tanti reduci dalla seconda guerra mondiale e tra i protagonisti si legge di un Giuseppe Scalzipenna, fondatore dell’omonimo bar di piazza Italia.

 

“Riuscito a sopravvivere al campo di sterminio di Buchenwald in Germania – racconta l’autore –, Giuseppe torna al paese in maniera fortunosa, ed assieme agli altri reduci Michele La Greca, Vincenzino Esposito,  Remo Mollo, ed altri fonda la sezione locale dei combattenti e reduci.

 

Ma le storie si intrecciano con quelle di vita quotidiana dei tanti personaggi: il matrimonio di Sisina e Turuccio con la storia di Enzo Impellizieri, l’emigrazione transoceanica del dopoguerra con l’arrivo di gruppi di lavoratori in paese”.

 

“Le persone  i fatti ed i luoghi sono reali e si muovono su un fazzoletto di territorio che man mano diventa paradigma del mondo stesso” sono le parole di Lucia Lebotti che ha scritto una breve prefazione al libro.