Scalea, Russo: “No ai ritardi sul Stl”

Il sindaco di Scalea sul nascente Stl e sulle polemiche di questi giorni

M. Russo: “Assurdo chiedere una proroga dove la Regione accelera”

 

DI ANDREA POLIZZO

 

SCALEA – “Mi è stato suggerito di chiedere un rinvio sul Sistema turistico locale ma lo trovo assurdo. È uno dei pochi casi in cui questa giunta regionale di centrosinistra ha accelerato pur avendo recepito la materia con ritardo”.

 

Con queste parole Mario Russo, sindaco di Scalea, replica a quei primi cittadini dell’alto Tirreno cosentino che chiedono una proroga dei termini di approvazione dell’Stl.

 

Quanto evidenziato, secondo il politico scaleoto non sarebbe l’unico controsenso della vicenda in quanto “Il tetto del dieci per cento di posti letto per accedere all’Stl non l’ho imposto certo io – spiega Russo –. È una regola che ha voluto la Regione guidata da Loiero. Adesso, sono proprio i sindaci di centrosinistra a non accettarla”.

 

Russo interviene anche sulla polemica di questi giorni tra sindaci dei comuni montani e della costa. “Non credo che si possa parlare di braccio di ferro “costa-montagna” – afferma il sindaco di Scalea –. Credo che le proteste di alcuni sindaci siano generate più che altro da alcuni progettisti che hanno la cattiva abitudine di andare a tirare la giacca agli amministratori nei momenti meno opportuni, consigliandoli male”.

 

Il politico di Forza Italia ha le idee chiare sul nascente Stl. “In più occasioni – ha spiegato Russo – ho parlato di “rete dei porti”, e non a caso. Da Tortora a Paola, sono molti i centri dotati di un approdo o che stanno per dotarsene. Per questo il sistema deve partire dalla costa. Ma questo, – aggiunge il sindaco di Scalea – non vuol dire che si debbano tralasciare i centri storici e quanto offre l’interno, come nel caso delle strutture per il rafting sul Lao o l’ambiente del Parco del Pollino”.

 

Per Mario Russo, l’Stl è “un treno da non perdere  che necessita di una progettualità seria e dell’obbiettività da parte di chi difende posizioni minoritarie. Al contrario di altri progetti campati in area, come Golfo amico, – ha commentato – questo progetto è un concreto strumento di riforma e di rilancio del turismo dell’intero comprensorio. Ulteriori ritardi non sono ammissibili”.