Sigilli all’impianto di Falconara. Il totale sale a 14
Indagati il sindaco Silvestri, Sperone e la Smeco
DI GESTIONE
TORTORA – Sequestrato il depuratore di via Falconara a Tortora nella giornata di lunedì 24 agosto dalla Procura della Repubblica di Paola.
Diversi i malfunzionamenti rilevati dagli agenti della Polizia provinciale che hanno operato sul posto. Particolarmente critica la situazione dello scarico dei fanghi.
Come diretta conseguenza della malgestione e del cattivo funzionamento dell’impianto che hanno portato al sequestro, risultano indagati Giuseppe Silvestri, sindaco di Tortora, l’architetto Enzo Sperone, tecnico dell’ente e i responsabili della ditta che gestisce l’impianto, la Smeco.
Con i sigilli apposti all’impianto tortorese, il computo totale dell’inchiesta sulla depurazione dell’alto Tirreno cosentino, partita agli inizi di luglio, è di ben quattordici sequestri.
Ricordiamo che in precedenza erano finiti nel mirino degli inquirenti i depuratori dei comuni di Santa Maria del Cedro, Grisolia, Maierà (due impianti), Diamante, Aieta, Fuscaldo, Guardia Piemontese, tre impianti di San Nicola Arcella, e Scalea.
Detti impianti continuano a funzionare regolarmente sotto la responsabilità della Procura per assicurare nel miglior modo possibile il ciclo di depurazione.
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