Tortora, Cantisani: “Il ripascimento prosegue”

Il progettista replica alle critiche: “Non si è perso nulla”

Abbattuto lo stabile pericolante del parco Porto Marina

 

DI ANDREA POLIZZO

 

TORTORA – Proseguono i lavori di sistemazione e ripascimento dell’arenile tortorese. In questi mesi, i lavori hanno registrato degli intoppi a causa delle pessime condizioni meteo.

La popolazione e gli operatori balneari hanno manifestato il timore di perdita di tempo e di fondi economici.

 

“Non si è perso nulla – ha precisato Gianluca Cantisani, progettista per il Comune di Tortora dei lavori di ripascimento dell’arenile –. Il materiale sottratto dalle prime mareggiate alla spiaggia è ora sul fondale e, in occasione della prossima mareggiata, permetterà alle onde di frangere più lontano. Il vero intervento risolutore – ha aggiunto – è quello effettuato sul fiume Noce dove abbiamo abbassato le briglie di circa venti metri. Questo ha permesso, negli ultimi otto anni, di far avanzare il fiume di circa quarantacinque metri”.

 

Sul ripascimento artificiale in corso di svolgimento a Tortora, Cantisani sostiene che non si tratta di un intervento risolutore. “Il materiale proveniente dal fiume Noce – ha spiegato – tende verso Praia a Mare per via di un effetto naturale. Noi stiamo cercando semplicemente di ripristinare un equilibrio naturale”.

 

Le critiche principali mosse alla progettazione riguardano la scelta di far partire i lavori nei mesi in cui le mareggiate cominciano a incidere sulla costa.

 

“Il litorale – ha commentato il progettista – si difende prima che arrivi l’inverno, proprio quando le mareggiate ‘lavorano’ di più le sabbie”.

 

Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Tortora, Giuseppe Silvestri.

“Il progetto – ha detto il sindaco – non si esaurisce in una sola stagione. Fin ora abbiamo sistemato in acqua i pennelli protettivi, sistemato la scogliera artificiale e riqualificato il tratto finale della passeggiata del lungomare Sirimarco. A breve sistemeremo anche la scogliera a protezione dei parchi California e Porto Marina”.

 

Proprio in corrispondenza di questo tratto di costa, l’amministrazione comunale, con propria ordinanza, ha deciso l’abbattimento di uno stabile del parco Porto Marina. L’edifico, reso pericolante dalle costanti mareggiate, era diventato il simbolo principale dei danni provocati dall’erosione.

 

“Questo luogo – ha confermato Silvestri – era diventato anche meta di turisti. Ci siamo adoperati per abbatterlo perché era ormai diventato troppo pericoloso e incideva negativamente sul decoro”.

 

“Per quanto l’abbattimento – ha aggiunto Cantisani – sia un azione dolorosa, porterà sicuramente un beneficio alla spiaggia di Tortora. Abbiamo recuperato circa dieci metri di spiaggia davanti a questo tratto del litorale che consentirà un miglior deflusso ai marosi”.