San Sago, Nuovamente chiede un ordinanza

Loscrivitu il gruppo Nmt chiede un ordinanza al sindaco Lamboglia
Ecco il testo dell’intervento al consiglio straordinario su San Sago


DI NUOVAMENTE TORTORA

TORTORA – Negli ultimi anni il nome del nostro territorio è stato frequentemente utilizzato come titolo delle stampe in quanto oggetto di gravi disastri ambientali. Non ultimo, si ricorda l’articolo comparso sulle testate del quotidiano nazionale Il Mattino del 9 febbraio 2011 che denunciava lo smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non, anche nell’impianto sito nel Comune di Tortora e, precisamente, in località San Sago.

Ad aumentare la preoccupazione della nostra comunità è stata proprio la circostanza che la Procura della Repubblica di Paola, già prima della pubblicazione del suddetto articolo, attraverso l’acquisizione di fonti di prova della compagnia dei carabinieri di Lagonegro e del Noe di Potenza, aveva avviato un’indagine giudiziaria, recante nr. 2777/08 del registro notizie di reato, dalla quale è scaturita la richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli asseriti responsabili del paventato disastro ecologico;  e ciò in riscontro dei preoccupanti danni ambientali e della salute delle persone.

Di pari allarme è anche il Dipartimento delle Politiche dell’ambiente della Regione Calabria  (Settore 3 – Servizio 7). Ciò si evince dal verbale della conferenza dei servizi del 21 febbraio 2011, protocollo nr. 15800, che richiama il decreto del drigente  generale nr. 12390 del 27/08/2010 che testualmente osserva:

“Nel sottoporre a valutazione d’impatto ambientale l’opera, detto dipartimento esprime parere negativo di compatibilità ambientale in virtù tra l’altro delle possibili alterazioni delle componenti ambientali e della mancata coerenza del progetto proposto con gli obbiettivi degli strumenti di pianificazione vigente”.

 Questo, purtroppo, non ha impedito alle amministrazioni interessate, in seno all’ultima seduta della conferenza dei servizi, di accordare il proprio assenso.                                                                                   

Infatti, tra le tante osservazioni portate all’attenzione del consesso delle pubbliche amministrazioni  vi è quella del dipartimento nr. 8 “Settore Urbanistica e Governo del territorio” della Regione Calabria, che con nota del 23 febbraio 2011, protocollo n. 165/DG, esprime il proprio parere positivo,  osservando, tra l’altro, che l’amministrazione comunale di Tortora e, nello specifico, il Sindaco:

“Se non ritiene che l’impianto sia coerente con il perseguimento del pubblico interesse, non si comprende perché non si sia già proceduto ad avviare i dovuti provvedimenti di competenza del Comune e per esso del legale rappresentante”.

Posto ciò, è notevole la preoccupazione da parte dell’intera cittadinanza, da parte dei turisti occasionali nonché di quelli stanziali proprietari delle seconde case, per il prospettato pericolo della salute individuale e pubblica, oltre che per il pericolo di inquinamento ambientale.

 Ancora, di non meno conto, è la preoccupazione degli imprenditori e commercianti  locali, anch’essi  turbati dalle inevitabili ricadute negative che tale situazione verrà sicuramente a creare sul comparto economico- turistico del territorio, ad oggi, risorsa  primaria per l’economia locale.

La posizione che ha assunto il gruppo di minoranza Nmt, e che alla luce dei recenti spiacevoli accadimenti ancor più energicamente si impegna ad assumere, è coerente al suo programma elettorale, teso a garantire dignità al popolo ed al territorio.

In particolare, Nmt ribadisce la propria convinzione, sottolineando, in questa sede, l’assoluto onere di codesta amministrazione comunale, che essendo stata eletta dai cittadini sull’aspettativa di un buon governo del territorio, è nel dovere di attuare ogni efficace politica per la sicurezza e la salute pubblica, nonché a difesa dell’ambiente.

Tali obbiettivi sono necessari per soddisfare l’esigenze di una località turistica che si promette di migliorare l’efficienza dei servizi e di salvaguardia del territorio, nonché della salute pubblica.

Le politiche che dovranno essere attuate non dovranno prescindere dal proposito di uno sviluppo economico che sia ecosostenibile, e che non può non essere incoraggiato affinché si consolidi il rispetto del territorio attraverso la pratica di attività virtuose.

Tale scopo passa necessariamente dal controllo e monitoraggio delle aree a rischio di inquinamento come il Fiume Noce, l’area montana e la costa marina.

È quindi doveroso richiamare, prima noi stessi e poi tutti, ad un senso di responsabilità che salvaguardi la salute dei cittadini, i beni, nonché  le risorse naturali che rischiano, a questo punto, di scomparire.

È giusto e di fondamentale importanza che chi di competenza, ed in questo caso, il sindaco, quale organo monocratico deputato e soprattutto quale primo cittadino, tragga spunto dall’osservazione venuta dal dipartimento nr. 8 “Settore Urbanistica e Governo del territorio” della Regione Calabria, che a parere del movimento Nuovamente Tortora sembra più una provocazione, affinché ponga in essere ogni azione all’uopo ritenuta più opportuna.

Ciò in base ai poteri a lui direttamente conferiti dal Testo unico nr.148 del 1915 ex art. 153, così come ripreso dal decreto legislativo 267/2000 artt. 50 e 54 e dall’art. 60 dello statuto comunale, che ha attribuito al sindaco un potere straordinario, per tutti i casi di urgenza e necessità in ambito locale, volto alla tutela dell’ambiente e della salute. I detti poteri straordinari permettono al Sindaco di sostituirsi alle eventuali inadempienze degli organi sovracomunali quale il Prefetto e la Regione.

E’ sufficiente per esperire tali poteri che la situazione di danno non si sia concretizzata, bastando soltanto il mero pericolo di rischio della salute e dell’ambiente.

Alla luce di quanto esposto, si comprende che il problema non è la realizzazione del capannone bensì l’esistenza e la permanenza di un sito privato di raccolta e di smaltimento che, celando il perseguimento di un interesse pubblico, mina e mortifica il nostro territorio.

A dirlo non è la nostra fantasia nata da allarmismi mediatici ma è un organo della Repubblica Italiana che risponde al nome della Procura di Paola che ha riscontrato presunte ma gravissime violazioni della legge in materia ambientale e di gestione dello smaltimento dei rifiuti negli anni di attività da parte dei gestori dell’impianto in questione che si sono succeduti.

Pertanto, in virtù dei valori e dei beni da tutelare come l’ambiente e la salute pubblica che non tollerano remore e titubanze, ma scelte decise, determinate ed immediate, il gruppo Nuovamente Tortora propone al Sindaco, previa acquisizione di ogni documentazione utile proveniente sia dagli organi amministrativi che giudiziari, di adottare una ordinanza contingibile ed urgente a favore della protezione dell’ambiente tortorese  e della salute di tutti cittadini.

Alla luce di quanto esposto  e delle risultanze delle indagini giudiziarie della procura della Repubblica di Paola è necessario altresì sciogliere il contratto del 5 giugno 2007 definito con la società Ecologica Sud srl che prevede l’affidamento dell’impianto comunale  di depurazione in località San Sago. Ciò considerando le gravi inadempienze in cui è incorso la società in questione così come prevede l’art. 8 dello stesso contratto.

Contratto che prevede un ricavo concessorio pari a 12.mila euro l’anno in favore del Comune oltre al prelievo gratuito di 100 mc all’anno di liquami da parte del Comune.

Nell’apprezzare anticipatamente l’alto senso civico e di responsabilità che sicuramente porrà in essere e che l’hanno sempre contraddistinta sulla questione, il movimento politico Nuovamente Tortora le manifesta da subito il pieno appoggio.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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