San Sago, il Tar: “Nulla fermi il capannone”

Tar Catanzaro: no a sospensiva dell’autorizzazione unica provinciale
Bocciato il ricorso del Comune di Tortora ora via libera al capannone

DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – Nulla fermi il capannone di San Sago. Questo, in sintesi, il pensiero del Tribunale amministrativo regionale della Calabria che ha respinto  il ricorso presentato dal Comune di Tortora contro l’autorizzazione unica della Provincia di Cosenza per la realizzazione a due passi dal fiume Noce di una copertura di ben 8mila metri quadrati sull’impianto di compostaggio gestito da La recuperi Srl.

La decisione del giudice regionale va dunque in direzione del privato che, attraverso i propri legali, Giuseppe Belvedere e Giampaolo Raia, esprime la propria soddisfazione.

“È  la vittoria del buonsenso – hanno dichiarato – ma anche del diritto. La decisione del Tar deve essere letta nell’ottica di arrivare ad una nuova fase di dialogo con l’amministrazione comunale tortorese. Un dialogo aperto che possa avere anche l’obiettivo di discutere sulla bontà del progetto, con lo scopo di tranquillizzare le popolazioni interessate”.

Pochi giorni prima del pronunciamento del Tar, il sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia, è intervenuto sulla stampa per ribadire le ragioni del no dell’amministrazione comunale ad una tale opera e per spiegare i motivi del ricorso al Tar.

 “Il ricorso – ha dichiarato allora Lamboglia – mette in luce molte anomalie di carattere procedurale e solleva anche varie eccezioni sia in ordine alla compatibilità urbanistica dell’impianto sia in merito al suo notevole impatto ambientale”.

Secondo alcune fonti di stampa, nel procedimento sono intervenuti anche “Il Wwf, l’associazione Praia-Ajeta-Tortora, il Consorzio turistico del Tirreno, le Proloco di Tortora e Praia A Mare”.

Inoltre, si attende di sapere l’esito di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato da Italia nostra, associazione per la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente e del territorio italiano.