Tortora, scarcerato Priolo

Resa nota decisione del tribunale del riesame di Catanzaro
G. Priolo ai domiciliari con la sola accusa di usura semplice

DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – Per Giuseppe Getulio Priolo, implicato nell’operazione antiusura tra Basilicata e Calabria eseguita dai carabinieri e dalla Procura di Lagonegro lo scorso 11 luglio, sono cadute le accuse di minaccia, violenza, danneggiamenti e usura aggravata.

Lo ha deciso il tribunale del riesame di Catanzaro che per  tale motivo, lo scorso 16 agosto, ha optato per la scarcerazione del 75enne tortorese associandolo agli arresti domiciliari. Per Priolo, resta in piedi la sola accusa di usura semplice.

Il legale di Priolo, l’avvocato tortorese Nicola Guerrera, attende ora di conoscere le motivazioni del provvedimento del riesame, depositato il 18 agosto.

Nell’operazione del luglio scorso dei carabinieri di Lagonegro, su mandato della Procura della Repubblica del centro lucano, è stato sgominato un sodalizio criminale finalizzato all’usura e all’estorsione e nove persone finirono in manette tra Calabria e Basilicata.

I militari del comando provinciale di Potenza, circa 150 gli effettivi impiegati, hanno operato anche con il supporto di un elicottero, proveniente dal sesto Elinucleo dei carabinieri di Bari.

Il sodalizio criminale, è emerso dalle indagini, era stato costituito per prestare denaro applicando un tasso usurario alle vittime prescelte: ovvero persone in gravi difficoltà economiche.