San Sago, Vallenoce: “Ordinanza beffa”

Dura reazione degli attivisti lucani impegnati a San Sago
Ordinanza di Trecchina su ponte Enel definita “Una beffa”

DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – “Un’ordinanza beffa”. Così l’associazione ambientalista Valle del Noce ha accolto l’ordinanza del Comune di Trecchina per il restringimento della carreggiata del ponte di collegamento di proprietà dell’Enel tra San Sago e la Fondovalle del Noce.

Il documento del responsabile del servizio di Polizia municipale del Comune di Trecchina, il tenente Margherita Renne, stabilisce in maniera temporanea un senso unico alternato sul ponte Enel e il divieto di transito agli autoveicoli di larghezza superiore ai 2 metri e 60 centimetri.

Addetti ai lavori sostengono che la larghezza indicata è sufficiente al passaggio di qualsiasi tipo di mezzo pesante. In buona sostanza, l’obbiettivo di impedire il transito delle autocisterne trasportanti percolato da discarica verso gli impianti della Ecologica 2008 non è stato raggiunto.

Cosa diversa sarebbe stata se l’ordinanza del Comune di Trecchina fosse stata redatta in base al peso dei mezzi dal momento che è stata assunta “Per problemi di staticità e portata – si legge nel documento dell’ente trecchinese – delle lamiere presenti sul ponticello e per consentire la messa in sicurezza del tratto di strada”.

Sono proprio le rivendicazioni contenute in una nota di Vallenoce diramata immediatamente dopo la pubblicazione dell’ordinanza sull’albo pretorio online del Comune di Trecchina.

“La montagna – è scritto nel comunicato a firma Ulderico Pesce – ha partorito il topolino, e pensare che era il momento giusto per liberarci di un pericolo enorme. Il muso delle cisterne piene di veleni misura all’incirca 2metri e 40 centimetri, quindi, i bisonti luccicanti, possono passare con tutta tranquillità e senza pericolo di graffiarsi. L’avvocato Rodolfo Ambrosio – aggiunge Pesce – immediatamente, a nome del gruppo valledelnoce.it impugnerà l’ordinanza, consegnerà la nostra perizia tecnica e chiederà una “prova di carico”.

Il movimento Vallenoce fa sapere che porterà avanti la protesta replicando a Tortora, il 18 settembre, la proiezione, già effettuata a Rivello, del documentario Agonia di un fiume. Ancora da decidere invece le date in cui l’iniziativa sarà replicata a Trecchina e Maratea.

Ora, dopo la ditta proprietaria degli impianti di depurazione e di compostaggio di rifiuti installati a San Sago di Tortora, nel mirino dei contestatori finiscono il sindaco di Trecchina, Ludovico Iannotti, e gli uffici tecnici.

“Il Comune di Trecchina – scrivono ancora da Vallenoce – non è minimamente entrato in merito al fatto che su questo ponte manca il collaudo statico, il progetto e il calcolo dei ferri, e il popolo della Valle del Noce, a breve, gli farà capire che quel ponte, che per giunta è di proprietà Enel, senza la documentazione idonea, va chiuso al traffico pesante. I sindaci – concludono gli ambientalisti lucani – devono sapere che i cittadini della Valle, gestita politicamente con logiche medievali, si stanno svegliando”.

L’atto emanato oggi dal Comune di Trecchina segue all’accertamento delle condizioni del ponticello effettuato martedì scorso dal personale dell’ufficio Protezione civile della Regione Basilicata e dal personale degli uffici Lavori pubblici ed Urbanistica del Comune di Trecchina.

Dagli uomini della Regione il suggerimento di limitare il traffico a scopo precauzionale, solo sulla parte definita soletta in attesa di ulteriore documentazione per le verifiche tecniche. Gli addetti comunali, invece, hanno individuato le caratteristiche metriche della strada e la larghezza residua della carreggiata.

Quanto ai tempi, da qui a 48 ore l’ordinanza sarà eseguita e potrebbe essere modificata da quanto emergerà nella conferenza dei soggetti interessati del 5 settembre.