Tortora, San Quaranta: “No all’antenna”

Opposizione all’installazione di un impianto privato
I cittadini: “Compriamo noi il terreno e lo coltiviamo”

DI GESTIONE

TORTORA – San Quaranta dice no alle antenne. I residenti della frazione montana del Comune di Tortora, infatti, hanno lanciato una petizione per opporsi alla paventata installazione di un impianto di telefonia mobile da parte di un privato, la ditta Progettazione impianti ambientali networks di Reggio Calabria.

La raccolta di firme è stata inviata al sindaco del Comune di Tortora, Pasquale Lamboglia. Allegata al documento una proposta provocatoria: “Chiediamo – scrivono i cittadini di San Quaranta – di acquistare il terreno individuato dalla ditta per impedire l’installazione. Al posto di quella antenna  pianteremo ortaggi”.

Una forma di protesta civile, insomma, organizzata da cittadini preoccupati per la propria salute. Gli abitanti di San Quaranta, infatti, temono le radiazioni che potrebbero provenire dal traliccio.

“La nostra volontà – scrivono i cittadini – è di evitare che nella contrada vengano installati impianti nocivi alla nostre famiglie e allo stesso ambiente”.

La ditta del reggino, decisa invece ad investire proprio sul territorio tortorese, intende realizzare l’opera su un appezzamento della superficie di mille metri quadrati. Il terreno, è stato stimato dagli uffici comunali preposti, ha un valore prossimo ai 10mila euro. A tale scopo, la Progettazione impianti ambientali networks, ha avanzato richiesta ufficiale all’ente tortorese per acquistare l’area e per impiantare l’antenna.

Ora, ai cittadini di San quaranta non resta che attendere la data di scadenza per la presentazione delle offerte di acquisto del terreno comunale: sabato 19 novembre.

“Speriamo – commentano – che il Comune faccia prevalere il buon senso nelle sue scelte”.