Loscrivtu, Nmt su depurazione, San Sago e isola ecologica
Il gruppo critico su scelte amministrative e scarso confronto
DI NUOVAMENTE TORTORA*
TORTORA – Il gruppo politico Nuovamente Tortora, rappresentato in Consiglio comunale da Giovanni Pagano e Giuseppe Chiappetta (foto), denuncia la grave responsabilità politica e amministrativa del sindaco del Comune di Tortora, Pasquale Lamboglia, per il mancato controllo sul regolare funzionamento dell’impianto di depurazione in località Falconara. L’impianto, come è ormai noto, è terminato al centro dell’indagine sulla cattiva depurazione svolta dalla Procura della Repubblica di Paola.
Nel Consiglio comunale di ieri, lunedì 19 novembre 2011, convocato su richiesta di tutti i gruppi di minoranza, il sindaco Lamboglia, ha esposto il tanto atteso “Dossier sulla depurazione”. La raccolta di documenti esposta al pubblico presente, ha evidenziato che il depuratore di località Falconara non ha mai funzionato bene. Per questo, le battaglie di quasi 10 anni, così come le ha chiamate il sindaco, sono dunque state un fallimento.
Infatti, ad oggi, esse non hanno prodotto alcun risultato. Anzi, come si legge dalle indagini della Procura di Paola,lo scorso 21 luglio, in pieno giorno, esattamente alle 12 e 45, la guardia costiera accertava uno sversamento notevolissimo di liquami assolutamente non depurati tali da mettere a rischio la salute di cittadini e turisti oltre all’intero ecosistema marino e l’economia dell’intero territorio che si regge principalmente sul turismo.
Le analisi specifiche effettuate dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Calabria (Arpacal) hanno evidenziato concentrazioni di escherichia coli, indicatore primario delle contaminazioni fecale e tra le principali cause di patologie nell’uomo come le infezioni del tratto urinario, la meningite, la peritonite, la setticemia e la polmonite.
Inoltre, apprendiamo dagli organi di stampa che gli investigatori avrebbero trovato un by-pass nella condotta fognaria che deviava parte dei reflui modo da non farli passare né dall’impianto di depurazione né dalla cabina di monitoraggio continuo installata dall’Arpacal.
Ma ci sarebbero anche altri sistemi escogitati dai gestori e sempre finalizzati a falsificare i dati. Gli inquirenti, ad esempio, avrebbero trovato nei pozzetti di ispezione, dove avvengono i prelievi per il campionamento, condotte idriche che, immettendo direttamente acque bianche, determinavano una diluizione dello scarico al fine di alterare le concentrazioni degli inquinanti all’atto della analisi. Allora viene spontaneo chiederci come è stato possibile che in dieci anni nessuno si sia accorto di questi artifici?
Come gruppo politico ci saremmo aspettati una ordinanza urgente e contingibile da Pasquale Lamboglia, in quanto sindaco e massima autorità sanitaria. Ma, evidentemente, egli è il sindaco della ordinaria amministrazione.
Per quanto fin qui rilevato, Nmt chiede all’amministrazione Lamboglia la gestione diretta del depuratore di località Falconara; la rivalutazione del progetto per lo spostamento e la gestione in consorzio con Praia a Mare del depuratore: e, infine, le scuse pubbliche ai tortoresi, ai turisti e ai giornalisti accusati di essere dei terroristi solo per aver detto la verità.
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, inoltre, si è discusso della questione San Sago con un excursus giudiziario sulla realizzazione della copertura dell’impianto di compostaggio ubicato nella frazione tortorese prossima al fiume Noce. In particolare, le risultanze del ricorso presentato dall’amministrazione comunale, ad organi giudicanti quali il Tribunale amministrativo regionale della Calabria e il Consiglio di Stato.
La nostra posizione è immutata. In proposito ci teniamo a ribadire che lamentiamo lo scarso coinvolgimento delle altre forze politiche in decisioni e scelte che, ad oggi, non hanno prodotto alcun risultato. L’unico segnale positivo, in due anni, è giunto dalla rescissione del contratto di affidamento delle vasche comunali di depurazione in località San Sago con la ditta Ecologica Sud Srl. Tra l’altro, una nostra proposta.
Riteniamo anche doveroso che l’attuale amministrazione debba agli amministrati spiegazioni sul perché negli ultimi due anni ha continuato a servirsi degli impianti tanto osteggiati per lo smaltimento dei fanghi del comune di tortora.
A chiudere la discussione in Consiglio, la questione dell’isola ecologica in programma sempre in località Falconara. A tal proposito, NuovaMente Tortora esprime solidarietà ai cittadini residenti nella zona in questione. Si tratta di famiglie che da anni subiscono le conseguenze della cattiva gestione del depuratore e che ora rischiano seriamente di essere ulteriormente mortificati.
Nel Consiglio comunale, tale argomento è stato affrontato con molto superficialità e, in alcuni casi, i componenti della maggioranza hanno superato il limite della decenza per via di una scarsa capacità di relazionarsi con i cittadini che giustamente lamentano scelte fatte senza coinvolgerli e senza un confronto civile e pacifico.
Anche se riteniamo rassicuranti le parole dell’assessore all’Ambiente del Comune di Tortora, Franco Chiappetta, sul corretto funzionamento dell’ecoisola, la nostra preoccupazione deriva dal fatto che, anche qui, sono sempre i privati a gestire l’impianto. A causa delle incessanti emergenze rifiuti che colpiscono l’intera Calabria, non vogliamo che un domani gli abitanti di quella zona debbano essere costretti a subire oltre al cattivo odore del depuratore anche quello derivante dall’organico che stazionerà più del dovuto.
La nostra proposta è di individuare un altro sito che possa essere utilizzato, anche in futuro, per altri usi sempre nel rispetto dell’ecosistema e dalla legge.
* Gruppo politico culturale rappresentato in consiglio comunale tra i banchi della minoranza dal capogruppo Giovanni Pagano e dal primo eletto Giuseppe Chiappetta.