Psc di Praia a Mare, le osservazione de l’Alternativa

Corposo documento del gruppo di Giacomo Bello sul Psc
Chiesta revisione di decisioni che penalizzano l’ambiente


PRAIA A MARE – “Il Consiglio comunale di Praia a Mare riveda le decisioni sugli Ambiti urbani di nuovi insediamenti previsti nel Psc”.

Il movimento politico l’Alternativa, guidato dal candidato sindaco Giacomo Bello, rende note le proprie osservazioni redatte sul Piano strutturale comunale di Praia a Mare.

La proposta di revisione viene motivata perché alcuni nuovi insediamenti, previsti dal documento, eliminano le ex zone agrituristiche e altre destinate ad espansione turistica e a interventi alberghieri come in Località Fosse-Colcinello che, sulla carta, avevano lo scopo  di preservare il paesaggio.

Il documento redatto dal gruppo l’Alternativa contiene anche altre proposte. Tra queste, ammodernamento per le strutture ricettive dell’area turistica Fiuzzi – Mantinera attraverso una riqualificazione generale della zona. Inserimento di zona Pau (Piani attuativi unitari) nell’area ex-Marlane per nuovi insediamenti produttivi ed artigianali, soprattutto per la nautica da diporto in previsione del porto, opera ritenuta dal gruppo l’Alternativa “Condivisibile”.

Nel testo anche alcuni suggerimenti come correzioni su zone di proprietà privata ricomprese dal Psc in area Piano spiaggia, ripensamenti su previsioni di strade in aree archeologiche e di nuove costruzioni in aree indicate dal Pai calabrese come zone a elevata pericolosità geologica.

L’insieme delle osservazioni, delle proposte e dei suggerimenti è contenuto in un corposo documento, consultabile cliccando qui, trasmesso da Bello anche nella sua veste di segretario zonale del Psi al sindaco di Praia a Mare, Carlo Lomonaco, e ai consiglieri comunali.

“Certo – vi è scritto nelle conclusioni – possiamo e dobbiamo studiare ancora perché le caratteristiche morfologiche del territorio cambiano in fretta con il cambiare del clima e anche le strategie di adattamento si arricchiscono di nuove ipotesi e di rimedi possibili. Ma la sostanza non cambia. Da decine di anni sappiamo tutti quello che andrebbe fatto, ma non lo abbiamo mai fatto: passare dall’incuria alla cura del territorio, dalla speculazione alla pianificazione, dall’edilizia costruttiva a quella di recupero e manutenzione, dall’intervento a posteriori alla prevenzione. Non possiamo più sprecare soldi e natura. Non possiamo far vivere le persone in condizioni di insicurezza. La cura del territorio è la più grande opera per avere a Praia a Mare un grande turismo”.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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