Lavoro a Tortora, l’agitazione degli Lsu

Guerra aperta tra Comune di Tortora e Cgil-Nidil sulla questione Lsu
Proclamato lo stato di agitazione per comportamento antisindacale

TORTORA – Lsu del Comune di Tortora in stato di agitazione.

A renderlo noto è il segretario generale della Cgil – Nidil del Pollino, Andrea Ferrone, che ha scritto al Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro per denunciare il comportamento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Lamboglia.

L’accusa mossa dalla sigla sindacale dei lavoratori atipici è di comportamento antisindacale. La Giunta Lamboglia avrebbe provveduto alla riorganizzazione dell’utilizzo degli Lsu senza la necessaria concertazione sindacale come previsto dal disciplinare regionale. Dopo un primo incontro tra le parti risultato infruttuoso, sempre secondo il sindacato, Lamboglia si sarebbe rifiutato di sedersi nuovamente al tavolo delle trattative.

Di qui, la richiesta al Prefetto cosentino di convocare un incontro tra le parti. Nella missiva anche la proclamazione dello stato di agitazione. Dunque non è escluso che presto i lavoratori socialmente utili dell’ente tortorese incrocino le braccia. A scioperare, sono pronti in diciassette. Si tratta di 12 donne 5 uomini in servizio presso il Comune di Tortora anche da oltre dieci anni.

“Chiediamo solo – ha commentato in proposito il sindaco Lamboglia – che questi lavoratori possano essere occupati durante gli orari di lavoro al pari degli altri dipendenti comunali: dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 18, nei giorni in cui è previsto il rientro”.

Da via Panoramica al porto, dunque, vengono respinte le accuse mosse dai lavoratori per il tramite dei rappresentanti sindacali

“È diritto del sindacato – ha anche aggiunto Lamboglia – scrivere e comunicare con il Prefetto. Aspettiamo che sia lo stesso Cannizzaro a ritenere opportuno convocarci a Cosenza per discutere questa delicata questione”.

Questo, infine, il punto di vista del segretario Cgil – Nidil.

“Problemi con i lavoratori atipici – ha dichiarato Ferrone – li abbiamo con molti comuni ma, nel caso specifico di Tortora, è venuta a mancare quella interlocuzione sancita a livello regionale che normalmente porta alla soluzione delle controversie”.