Aieta, irruzione in classe: gravi accuse per Ceglie

AIETA – Aggressione, minacce ed interruzione di pubblica funzione.

Sono le gravi accuse mosse al sindaco di Aieta, Giovanni Ceglie (foto), da un cittadino del centro montano, Francesco Maiorana, in passato presidente proloco e candidato alle ultime amministrative, primo non eletto del gruppo attualmente all’opposizione.

Accuse, contenute in uno scritto, a firma di Maiorana, affisso sui muri e distribuito per le vie di Aieta. I fatti sarebbero accaduti circa un mese fa, lo scorso 29 marzo, nella scuola elementare di Aieta. A seguito di una nota scritta dall’insegnate al nipote del primo cittadino, quest’ultimo avrebbe fatto irruzione nel plesso scolastico interrompendo le lezioni e avrebbe aggredito verbalmente l’insegnante che – sempre secondo la ricostruzione di Maiorana – sarebbe stata minacciata di licenziamento.

“Ho provveduto a querelare l’autore di questo scritto – ha fatto sapere Ceglie – per quanto di falso e diffamante contiene. Dispiace – ha tagliato corto il sindaco di Aieta – che per un attacco politico venga strumentalizzata una questione che appartiene al privato familiare e che coinvolge dei minori”.

Nella lettera distribuita in questi giorni, il cittadino pone anche quesiti alla direzione scolastica sulla sicurezza degli ambienti frequentati dai propri figli.

“Mi chiedo – si legge infatti in conclusione – quali sarebbero stati i provvedimenti se ad irrompere a scuola fosse stato un cittadino qualsiasi e non il sindaco. Resto preoccupato per i nostri figli che rimangono senza custodia, mentre come genitori dovremmo essere tranquilli nell’affidarli all’istituzione scolastica”.

Dalla dirigenza didattica, nessuna posizione ufficiale in merito, ma pare che la questione sia stata già chiarita tra le parti, come del resto riportato anche nello scritto di Maiorana.