Aieta, bilancio 2012: Ceglie amareggiato

AIETA – “Un bilancio essenziale, dalle limitate risorse a disposizione, ma  in linea con la programmazione della maggioranza consiliare”.

Giovanni Ceglie (foto), sindaco di Aieta, presenta così il documento economico del piccolo comune montano per l’anno in corso. Un bilancio da portare in Consiglio comunale e introdotto dalle considerazioni politiche del primo cittadino.

Considerazioni che partono dalle difficoltà economiche nazionali ed esaltano il ruolo dei piccoli comuni, come Aieta, per il contributo che forniscono alla coesione sociale.

Ceglie, poi, è critico verso le riforme di governance degli ultimi anni. “Gli amministratori – scrive il sindaco di Aieta – navigano a vista senza un ruolo definito. Si parla di unioni forzate, di soppressioni, di accorpamento di funzioni: ma nulla di certo”.

Dopo un breve invito all’ottimismo e all’unione di intenti, è il momento della chiarezza. “Il bilancio che sottoponiamo alla valutazione del Consiglio – scrive Ceglie – non è quello che avremmo voluto presentare”. Mancano infatti risorse per sociale e sviluppo economico “Ma le tasse – prosegue il primo cittadino – non sono state toccate perché conosciamo il disagio di tante famiglie. Che fine faremo nel 2013?” conclude sconsolato Giovanni Ceglie.

E poi, tante, forse troppe, incertezze. A cominciare, in generale, dal rispetto delle previsioni di entrate 2012 senza le quali “Saremmo costretti – scrive Ceglie – a rivedere le tasse per assicurare i servizi essenziali”. In particolare sull’apporto dell’Imu e sui proventi della centrale idroelettrica di Aieta.

E sulle uscite, la Giunta Ceglie punta al risparmio, riducendo le spese generali, come quelle telefoniche o elettriche, associando alcuni servizi con altri comuni e rinunciando, come nel caso di Ceglie all’indennità di carica.