Lettera aperta del gestore agli Enotri

EDITORIALE


TORTORA – Pioggia di consensi e critiche per gli Enotri.

A volte il ‘marciapiede’ ti fa raccogliere umori contrastanti su quanto avviene intorno. E il festival Urlo degli Enotri non ha fatto difetto.

Personalmente, voglio ringraziare i ragazzi tortoresi e praiesi dell’associazione. Per avermi invitato a moderare la presentazione del libro il Casalese, di autori vari, tra cui Arnaldo Capezzuto e Ciro Pellegrino, presenti ieri in piazza Stella Maris. Ma li ringrazio anche per aver fatto quel che hanno fatto. Lo hanno fatto nel mio paese. Portando musica di qualità, cultura e interesse verso il territorio.

Ovviamente, questo, come dicevo prima, ha generato consensi e critiche. Io mi schiero con gli elargitori dei primi per continuare ad ascoltare i dispensatori delle seconde. Permettendo loro, come sempre da queste pagine, di esprimere liberamente un pensiero critico.

Ai ragazzi dell’associazione Urlo degli Enotri, inoltre, suggerisco, anzi chiedo!, di proseguire su questa strada migliorando. Alla prima edizione di qualsiasi evento sono molti gli errori che si possono commettere per inesperienza. Diventeranno bagaglio per fare meglio in futuro.

Dico loro di ascoltare le critiche. Perché è giusto farlo. Ma di proseguire nei propri intenti.

Tolto questo, una riflessione: negli ultimi anni ho visto nascere sul territorio molte realtà associative, imprenditoriali, editoriali, di volontariato, economiche e così via. Le critiche non sono mai mancate. Il nuovo che avanza, come sempre, fa sempre paura. Ne è un esempio questo sito (che intanto inizia ad ‘invecchiare’) o l’azienda per la quale lavoro: con pregi e difetti una realtà ormai consolidata che produce servizi ai cittadini e sostentamento per alcune famiglie. Gli attacchi, anche in questo caso, non mancano mai.

Tornando agli Enotri, ecco i perché del mio apprezzamento.

Della decina di artisti che avete convocato sul palco ne apprezzo un paio, ma li conosco tutti e leggendo il cartellone dei live si legge un piccolo trattato non esaustivo della scena emergente della musica italiana. In mezzo a quelle band e a quei cantanti c’è senz’altro qualche futuro Rino Gaetano, si nasconde un potenziale Lucio Dalla, circola un possibile erede di Battisti. A me stuzzica l’idea che abbiano conosciuto Tortora, Praia a Mare e l’Alto Tirreno cosentino.

Degli autori invitati a presentare i propri libri, come dicevo prima, ho apprezzato Capezzuto e Pellegrino. Prima di svolgere la presentazione del libro, ho chiacchierato con loro allo stesso tavolo con Roy Paci. Un confronto informale su un concetto. Se dici che “Il re è nudo”, per usare le parole di Arnaldo Capezzuto, stai riportando quel che vedi, facendo il tuo dovere, e creandoti dei nemici. È quanto successo loro scrivendo della parabola di Nicola Cosentino, di un caso esemplare della politica italiana di oggi, di come si genera, si mantiene e di come viene anche protetta ‘certa’ politica, di come non se ne parla. Insomma: di come non si dovrebbe esprimere un voto oggi in Italia. Lo stesso Roy Paci, affronta una procedimento legale per aver detto che Toto’ Cuffaro è nudo. Da sottolineare che l’intero tavolino, al quale era presente anche Giuseppe Bisceglia, giovane autore cosentino di narrativa, giornalista e video maker (presto in rete vedrete i suoi lavori sul festival), si è astenuto dalla discussione per un minuto intero: in silenzio per godere lo spettacolare tramonto che offrivano Lungomare Sirimarco e la spiaggia tortorese.

E poi c’era la gastronomia: c’erano la zafarana e i piatti tipici locali.

Insomma: il programma era da urlo. Quindi bravi. Avete fatto qualcosa di buono e lo avete fatto qui da noi. Per questo vi apprezzo. E auto-cito quanto detto tempo fa per questo sito: “Probabilmente per gli stessi motivi c’è qualcuno che non vi apprezza”.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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