Il segretario della Democrazia cristiana di Tortora, Angelomaria Gabriele (foto), interviene sui lavori al chiostro dell’Annunziata nel centro storico di Tortora.
Sulla vicenda, è noto, si è innescata una feroce polemica tra il gruppo di minoranza Tortora nel cuore e l’amministrazione comunale chiamando in causa anche i tecnici direttori dei lavori.
Di “indignazione” aveva infatti parlato il sindaco Pasquale Lamboglia in risposta alla richiesta del capogruppo Tnc Raffaele Papa.
“Ciò che succede a Tortora – dichiara Gabriele – ha dell’incredibile. Le immagini pubblicate non lasciano dubbi sul fatto che intere pareti di affreschi sono state ricoperte da calce e cemento. Un tesoro di inestimabile valore è stato forse irrimediabilmente compromesso. Un consigliere comunale scrive al primo cittadino chiedendo un intervento tempestivo per correre ai ripari e il sindaco ripetiamo, si dichiara “indignato”. Egregio Sindaco – prosegue il segretario Dc – la verità è un’altra: gli indignati siamo noi”.
Principale destinatario della reazione di Angelomaria Gabriele è proprio il primo cittadino.
“Sono i tortoresi – dichiara – ad essere indignati. Avevamo riposto in lei grandi speranze e, a distanza di tre anni dalle elezioni del 2010, purtroppo constatiamo che il fallimento amministrativo si evince in tutti i campi e anche in questa circostanza lei, sindaco – ingegnere, titolare della delega assessorile ai Lavori pubblici ha dimostrato totale inadeguatezza in questo settore. Politicamente ci sono delle responsabilità che non si possono demandare, il delegato ai Lavori pubblici di un Comune deve agire affinché tutto si svolga secondo regole ben precise, invece Lei Sindaco ripetiamo, si dichiara indignato”.
Di qui, il segretario democristiano rincara la dose con un elenco di opere che interessano il centro storico di Tortora come il collegamento tra piazza De Francesco e piazza Monastero che “presenta criticità e rischi di frane” e “l’inutile quanto costosa colata di cemento” sulla dimora Sagario, evitabile secondo la Dc tortorese.
“Assistiamo da oltre tre anni – conclude Gabriele – ad una lenta ed inesorabile paralisi della squadra di governo locale, blindata nelle stanze del palazzo e sempre più lontana dai bisogni della gente. Settori nevralgici come turismo, commercio, opere pubbliche e riqualificazione urbanistica, trascurati e lasciati al proprio destino. Le aspettative dei tortoresi sono state disattese da un’inefficace e inconsistente azione amministrativa e, se si tralascia qualche timido segnale di amministrazione ordinaria, gli obiettivi programmatici decantati tre anni fa in campagna elettorale sono stati del tutto ignorati”.
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