Caso Pacchiano, spallata al processo Marlane

PRAIA A MARE – La recente sentenza della Corte di Cassazione nel processo civile intentato da Luigi Pacchiano contro la Marzotto potrebbe avere delle ripercussioni sul processo per le morti bianche Marlane.

La decisione dello scorso 18 settembre della sezione Lavoro della suprema corte, infatti, ha ribaltato quanto stabilito nei gradi di giudizio precedenti. Ovvero, il riconoscimento del nesso tra patologia tumorale di un ex operaio Marlane, Luigi Pacchiano, e le sostanze coloranti utilizzate nei processi produttivi. All’ex tuta blu, inoltre, era stato riconosciuto un risarcimento in denaro sia dal Tribunale di Paola in funzione di tribunale del lavoro, sia dalla Corte d’appello di Catanzaro, dopo il ricorso presentato dal privato.

Il “Caso Pacchiano”, almeno fino al recente pronunciamento della Cassazione, costituiva uno dei pilastri del procedimento penale in corso di svolgimento presso il tribunale di Paola. In particolare, la perizia medico-legale dei consulenti tecnici Carmelo Furnari e Giuseppe Romano Spagnoli, svolta per Pacchiano nella causa contro Marzotto, ricorre spesso come allegato alle querele sporte dai familiari degli ex-operai della fabbrica tessile di Praia a Mare deceduti per malattie tumorali.

Nel processo Marlane, la principale tesi sostenuta dall’accusa, sia dagli avvocati di parte civile che dai Pubblici ministeri, è proprio volta a dimostrare che l’utilizzo di sostanze nocive utilizzate nel processo di tintura dei tessuti, e la mancata predisposizione di misure di sicurezza, sono alla base dei tanti casi di tumore che hanno colpito gli ex-operai, gran parte dei quali deceduti nel frattempo.

A tal proposito, elementi di novità, sono attesi dalla nuova perizia ambientale disposta dal tribunale nella prima udienza svolta a Paola dopo la pausa estiva. Ancora una volta, i consulenti tecnici sono chiamati ad effettuare rilievi all’interno dell’ex fabbrica tessile e, all’esterno, nei terreni circostanti, a caccia di prove per confermare o smentire le ipotesi avanzate dall’accusa sulle cause dei decessi e delle malattie contratte dagli ex operai e dimostrare la colpevolezza degli imputati.