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Frana all'ospedale di Paola, monitoraggio continuo

PAOLA – L’attrezzatura installata dai geologi incaricati dall’Asp per monitorare costantemente l’evolversi della frana che minaccia l’ospedale di Paola è stata arretrata di alcuni metri.


Come ci ha spiegato il geologo del Cnr Carlo Tansi, la decisione è stata presa in via precauzionale. Il rischio era che gli inclinometri, da alcune settimane installati proprio sul fronte della frana, potessero andare perduti in caso di cedimento definitivo del muro che delimita il parcheggio del pronto soccorso del San Francesco. Un ulteriore conferma del fatto che, in occasione di prossimi eventi alluvionali consistenti, si teme il peggio.

Il telaio di ferro su cui è montata l’attrezzatura è stato spostato all’interno dell’area sosta del parcheggio, oggi interdetta agli autoveicoli. Praticamente in corrispondenza di un’opera provvisoria realizzata giorni addietro per deviare il flusso delle acque piovane altrimenti diretto sulla frana.

Resta comunque notevole il disagio derivante dalla chiusura del parcheggio. Le auto sostano lungo le transenne intralciando parzialmente il percorso delle autoambulanze che, in alcune occasioni come quella documentata da queste immagini, rischiano di rimanere imbottigliate nel traffico.

Tornando alla frana, i consulenti tecnici dell’azienda sanitaria ribadiscono due concetti fondamentali: allo stato attuale, l’edificio non è in pericolo, ma gli interventi per mitigare il rischio sono sempre più urgenti.

E proprio in regime di urgenza si inizierà ad operare per puntellare il muro del parcheggio che – come mostrano le immagini realizzate stamani – presenta inequivocabili segni di cedimento.

Gli interventi a cura della Protezione civile – ha detto il sindaco di Paola, Basilio Ferrari – inizieranno tra un paio di giorni”.

Intanto, arrivano ulteriori segnalazioni circa un nuovo fronte franoso che interessa il versante ovest della collina e per il quale, al momento, gli esperti parlano di situazione non grave. A quanto si apprende dalla collina sarebbero rotolati giù alcuni piccoli massi.

L’attrezzatura installata dai geologi incaricati dall’Asp per monitorare l’evolversi della frana che minaccia l’ospedale di Paola è stata arretrata di alcuni metri.

Come ci ha spiegato il geologo del Cnr Carlo Tansi, la decisione è stata presa in via precauzionale. Il rischio era che gli inclinometri, da alcune settimane installati proprio sul fronte della frana, potessero andare perduti in caso di cedimento definitivo del muro che delimita il parcheggio del pronto soccorso del San Francesco. Un ulteriore conferma del fatto che, in occasione di prossimi eventi alluvionali consistenti, si teme il peggio.

Il telaio di ferro su cui è montata l’attrezzatura è stato spostato all’interno dell’area sosta del parcheggio, oggi interdetta agli autoveicoli. Praticamente in corrispondenza di un’opera provvisoria realizzata giorni addietro per deviare il flusso delle acque piovane altrimenti diretto sulla frana.

Resta comunque notevole il disagio derivante dalla chiusura del parcheggio. Le auto sostano lungo le transenne intralciando parzialmente il percorso delle autoambulanze che, in alcune occasioni come quella documentata da queste immagini, rischiano di rimanere imbottigliate nel traffico.

Tornando alla frana, i consulenti tecnici dell’azienda sanitaria ribadiscono due concetti fondamentali: allo stato attuale, l’edificio non è in pericolo, ma gli interventi per mitigare il rischio sono sempre più urgenti.

E proprio in regime di urgenza si inizierà ad operare per puntellare il muro del parcheggio che – come mostrano le immagini realizzate stamani – presenta inequivocabili segni di cedimento.

Gli interventi a cura della Protezione civile – ha detto il sindaco di Paola, Basilio Ferrari – inizieranno tra un paio di giorni”.

Intanto, arrivano ulteriori segnalazioni circa un nuovo fronte franoso che interessa il versante ovest della collina e per il quale, al momento, gli esperti parlano di situazione non grave. A quanto si apprende dalla collina sarebbero rotolati giù alcuni piccoli massi.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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