“Due parole – ha spiegato Vetere – che illustrano in modo diretto ed efficace l’impegno e il lavoro che vogliamo continuare a svolgere per il bene del paese, portando avanti un progetto politico già avviato che avrà allo stesso tempo continuità e cambiamento rispetto al passato”.
Il candidato sindaco ha poi spiegato la scelta del logo (foto). Un cuore tricolore che racchiude una torre e un cedro, simboli di storia e tradizione, raccontati anche attraverso un video proiettato durante la serata, con le immagini dei luoghi più belli del paese.
Serata politica quella di ieri che è stata aperta con gli auguri di pronta guarigione, da parte di tutti, amministratori e cittadini, ad Andrea Napolitano, altro candidato alla carica di sindaco, colto nei giorni scorsi da un malore.
Un breve accenno invece al programma elettorale ancora in via di definizione, sottoposto al lavoro del comitato elettorale, che sarà successivamente presentato ai cittadini. “Realizzeremo i progetti ereditati dall’amministrazione Aulicino – ha precisato Vetere – tra questi sicuramente il lungomare. Completeremo le opere in cantiere, per le quali il Comune di Santa Maria del Cedro è riuscito ad ottenere finanziamenti importanti, sia dalla Regione Calabria che dalla Provincia di Cosenza. Valorizzeremo il Castello di San Michele e il parco archeologico di Laos e ci riapproprieremo del Carcere dell’impresa”.
Tornando alla politica, non sono mancati riferimenti da parte di Vetere alle dichiarazioni del Movimento Primavera.
“Non si può parlare di “mio popolo” – ha detto – se prima non ci si spende per il proprio paese”. Consigli e critiche al neo movimento sono arrivati anche da parte di Adriano Presta, attuale presidente del Consiglio comunale e dal primo cittadino Giuseppe Aulicino. Entrambi hanno invitato i giovani del Primavera ad informarsi bene prima di fare dichiarazioni su attività e trasparenza amministrativa, secondo loro legata e accessibile a pochi.
Il sindaco di Santa Maria del Cedro ha preferito però sottolineare altri aspetti e mettere a tacere le voci, diffuse in paese nei giorni scorsi, su una ipotetica frattura all’interno del gruppo.
“Io sostengo Ugo Vetere – ha detto Giuseppe Aulicino –. Non ci sono rotture. Ci sono state, ci sono e ci saranno diversità semplicemente perché io e Ugo Vetere siamo due persone diverse e questo non vuol dire divisione. Non lascio Santa Maria, continuerò ad essere un cittadino di questo paese e chi vorrà – ha concluso con ironia – potrà consultarmi come saggio, vista la mia età e la mia esperienza politica”.
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