L’alfabeto della vita, T come tentazione (ma anche tentare)

TORTORA – Carissimi amici, ri-eccomi a voi. Scusate se negli ultimi mesi sono un po’ in ritardo, ma a volte non so proprio dove cominciare.


La lettera dell’alfabeto che vado ad analizzare è davvero molto suggestiva e provocatoria. La prima parola, tentazione, non assume ovviamente i connotati spirituali ma quelli prettamente umani e fotografa un atteggiamento, quello giovanile, che si registra ogni qual volta si vuole chiacchierare con un giovane.

Al centro del colloquio sempre la stessa lamentela: “Qui non c’è niente (e lo dicono soprattutto i ragazzi del Sud), il mondo va a rotoli, mancano gli stimoli, gli input, qualcuno che ci tuteli, il lavoro…”.

Si registra, come è emerso da un bellissimo incontro tenutosi alla libreria Victoria di Praia a Mare qualche mese fa organizzato da Martino Ciano, Elvira Scorza e Roberto Oliva, una forma di accidia cronica.

Accidia, che è davvero il male oscuro (Evagrio Pontico) della società di ieri e di oggi, sempre pronta a ricevere e mai disponibile a mettersi in gioco. Dagli Anni ‘60 in poi, come dimostrano studi scientifici a riguardo1, il fenomeno dei suicidi giovanili è cresciuto e sembra che ciò si realizzi perché la società è cambiata e con essa anche l’idea di uomo. Infatti il tanto propagandato narcisismo umano, che pone l’uomo al centro di tutte le cose, sfocia sempre in un fallimento totale e questo, come accennato, mai senza un prezzo da pagare.

Tristezza e depressione sono la logica conseguenza del vivere inteso secondo la linea del tutto mi è dovuto, ma a poco prezzo, anzi gratis.

“L’accidia può costituire a sua volta un potente segno di avvertimento: essa ricorda che il sogno di una civiltà felice perché ha posto al suo centro la tecnologia e la ricchezza è falso. La crescita tecnologica non può compensare la povertà della vita interiore, la perdita del senso di gratuità delle cose, dello stupore che secondo gli antichi caratterizzava l’origine della sapienza, di un’esistenza cioè autenticamente umana”2.

Siamo chiamati a riscoprire la gioia di vivere, il fascino del sacrificio, il piacere della stanchezza e la consapevolezza che la vita è cosa troppo importante e bella per essere giudicata indegna di essere accolta.

La gratuità, dimensione sicuramente di matrice religiosa, è il passo da compiere per superare la tristezza che portiamo nel cuore. Concretamente questa dimensione marcatamente credente può assumere i tratti umani ed entrare nel vocabolario sociale per rendere sempre più entusiasmante la nostra esistenza.

Vivere la vita all’insegna della gratuità infatti significa fare le cose per il piacere di farle; significa vivere le relazioni per il semplice gusto di stare insieme, senza altri scopi; significa vivere la propria originalità con il desiderio di esprimerla al meglio; significa evitare il paragone, attitudine questa che semina tante vittime e che è davvero un tarlo maligno per la mente.

Chi accoglie il criterio della gratuità come modo proprio di approccio alla vita supera la tristezza che imprigiona, non si ferma a guardare i propri fallimenti ma a considerare il bene da compiere. Questo interessa a noi.

Il mondo, la vita in genere, dicono vitalità, prosperità, fecondità. Lasciamoci affascinare da tutto, evitiamo di vivere ripiegati su noi stessi, riscopriamo il senso dello stupore, del fascino dell’esistenza, accendiamo il fervore del vivere.

Lo so che questo è difficile, ma la difficoltà del compiere un’opera non equivale all’impossibilità di realizzarla.

Bisogna quindi tentare. Lo Xmas Project3, agenzia Onlus che lavora a Mathare, in Africa e in altre parti del mondo, occupandosi della promozione del territorio mediante la costruzione di scuole, la bonifica del terreno e altro, ha coniato un sistema di intervento preciso, non fatto di grandi progetti studiati a tavolino ma più che altro con la proposta di atteggiamenti interiori concreti. Un vero e proprio nuovo programma di vita. Lo stile proposto è il seguente: ridurre, riusare, riciclare, recuperare, reinvestire.

Una scaletta davvero interessante da proporre per contrastare il nostro stile di vita remissivo.

Quanti sprechi facciamo giorno per giorno in termini di energie, beni, tempo, eccetera. Quante sono le cose che potrebbero essere riutilizzate e invece sono in soffitta piene di polvere. Magari non sono alla moda ma le mode le facciamo noi e le cose più antiche sono e più acquistano valore. Quanti sono i beni riciclabili, che possono essere utilizzati in mille modi? Quanta roba si può recuperare cambiando magari il fine per cui è nata? “Art attak” docet. Quanti beni possono essere re-investiti? Certo noi siamo esperti ad investire in borsa i nostri soldi, perché non siamo bravi ad investire le nostre risorse naturali? S’avrebbe molto più piacere nel fare questo. Tentare, prima che si deve, si può. Chiudo questa riflessione con le parole di un grande comico:

“La felicità… Esiste, le dico. Dove? Senta. Da ragazzo mi lamentavo sempre con mio padre perché non avevo giocattoli. Lui mi diceva: questo (indicando la testa) è il più grande giocattolo del creato, è qui il segreto della felicità. (Charlie Chaplin, nel film: Luci della ribalta).

Buon cammino,

vostro don Fiorino

 

1 P. Crepet, Le dimensioni del vuoto. I giovani e il suicidio. Feltrinelli, Milano, 1993.

2 G. Cucci, Il fascino del male. I vizi capitali. Adp, 2012.

 

 

Fiorino Imperio

Recent Posts

Outdoor Sports Day, a Papasidero adrenalina e divertimento

Venerdì 21 e sabato 22 giugno 2024 il borgo di Papasidero si prepara alla terza…

2 giorni ago

Cirella, genitori preoccupati: la Polizia al posto dell’asilo e per i nostri figli una soluzione di ripiego

A padri e madri dei bambini che frequentano l'asilo di Cirella non va giù che…

3 giorni ago

Incidente stradale a Tonnara di Amantea, tre feriti sulla Ss 18

Questa mattina, venerdì 3 maggio 2024, si è verificato un incidente stradale sulla Ss 18,…

3 giorni ago

Orsomarso, l’ex municipio diventa caserma dei carabinieri: Rinascita democratica protesta

I consiglieri di opposizione: "Ex sede comunale di Orsomarso in caserma dei carabinieri senza formalizzare…

4 giorni ago

Mediterraneo Festival Corto, spot promozionale a Scalea con due scuole cinematografiche

Scalea diventa Set cinematografico con due scuole di cinema in occasione della prossima edizione del…

4 giorni ago

Orsomarso, indagini in corso sul decesso di un uomo

Un uomo di Orsomarso è morto dopo essere stato trovato in gravi condizioni per strada…

5 giorni ago

This website uses cookies.