A prendere la parola, dopo l’apertura nei giorni scorsi del sottopasso che permette di congiungere il Santuario di San Francesco alla città senza dover passare dalla statale, è il coordinamento del comitato Lavori incompiuti.
“In verità – si spiega – non è stato inaugurato il bivio, che resta ad oggi ancora cantiere aperto, ma semmai è stata l’ennesima occasione per amministrazione comunale ed Anas di compiere una passerella che il coordinamento del comitato Lavori incompiuti – bivio Ss 18, spera sia quanto meno di buon auspicio, questa volta, visti i precedenti e la coincidenza con quello che per molti è il venerdì di passione.
Al di là delle promesse e dei discorsi su chi abbia davvero iniziato i lavori presso quello che è rimane il “bivio della vergogna”, resta insindacabile l’azione esercitata dal comitato. L’apertura del sottopasso si è avuta soprattutto grazie alla pressione esercitata dalle genti, che lo scorso 31 agosto hanno manifestato il proprio malcontento rispetto una situazione a dir poco intollerabile”.
Il Comitato non termina qui il proprio compito, ed attende la totale messa in sicurezza dell’area, nonché la fine dei lavori, per poter “veramente inaugurare lo svincolo insieme alla popolazione che su questo, come su altri problemi, non ha delegato la protesta”.
C’è la questione sicurezza a tenere banco. Si sono già registrati due incidenti per fortuna senza serie conseguenze per gli automobilisti. Fermo restando che il traffico sulla statale ora dovrebbe essere più spedito rimangono da asfaltare alcuni tratti ancora pericolosi. In particolare quello sovrastante il sottopasso.
Il bivio è ancora al buio. Lo svincolo infatti come ha anche evidenziato l’amministratore dell’Anas, Ciucci non è completo e oltre che dell’impianto di illuminazione dovrà essere dotato di un impianto semaforico di sicurezza, posto in corrispondenza del sottopasso carrabile.
Ma andiamo al sottopasso. Gli automobolisti che da via Nazionale vi si incanalano per poi svoltare vero Salerno devono prestare attenzione alle autovetture che provengono dal Santuario. Chi invece dalla Basilica vuole prendere direzione Reggio Calabria deve stare attento alle autovetture che provengono da via Nazionale.
Per adesso c’è un po’ di confusione e non è dato a sapere come verranno superati questi intoppi che a dire del Comitato sono tutt’altro che banali. Senza dimenticare la ripidità del sottopasso dove permane il limite di velocità di appena 20 chilometri orari.
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