Monte Carpinoso a Maierà, no al taglio del bosco

MAIERÀ – “Giù le mani dagli alberi di monte Carpinoso”.

Gli ambientalisti lanciano l’allarme dopo la pubblicazione di una delibera della Giunta comunale di Maierà nella quale viene prospettato un ipotetico piano triennale di tagli del legname per un importo di circa 300mila euro.

In questi giorni alcuni cittadini hanno voluto sollevare l’attenzione sul futuro del bosco che ricopre Monte Carpinoso nel Parco nazionale del Pollino: quasi mille metri d’altezza ricoperti da numerosi esemplari di faggi e ontani popolati da numerose specie animali.

Allo scopo di contrastare questi presunti tagli, è sorto un comitato civico a tutela del Monte Carpinoso e domenica 11 Maggio è stata organizzata una festa della montagna per sensibilizzare la popolazione contro ogni tipo di sfruttamento dell’ambiente di questo polmone verde.

Non solo. In rete, su facebook, è possibile trovare anche un gruppo denominato Salviamo il monte Carpinoso che punta a far ritirare la delibera fatta dall’amministrazione comunale di Maierà.

Sulla vicenda proviamo a fare un po’ di chiarezza. Gli ambientalisti che hanno sposato questa causa parlano di taglio indiscriminato del bosco con gravissimi danni all’ecosistema di Monte Carpinoso. Per ricrescere il bosco e ripopolarsi – hanno stimato gli attivisti – saranno necessari non meno di 30 anni.

Abbiamo, dunque, chiesto spiegazioni al primo cittadino di Maierà, Giacomo De Marco, in particolare sul contenuto della delibera di Giunta numero 23 nella quale si parla di “Intenzione dell’amministrazione comunale a effettuare tagli di alcuni lotti di bosco maturo” e con la quale, tra l’altro, si dà mandato agli uffici comunali per avviare l’iter burocratico.

Allegato alla delibera si trova anche il documento redatto dal privato in cui leggiamo che gli ipotetici tagli interesserebbero una superficie di 135 ettari: ovvero il 63,5 percento degli oltre 210 ettari totali.

“Neanche un ramo di Monte Carpinoso dovrà essere toccato – ci ha risposto De Marco –. Anzi – ha aggiunto – tra una decina di giorni ne discuteremo in Consiglio comunale in maniera ampia per pervenire a tutta una serie di misure che tendano a preservare il bosco. La delibera – ha poi aggiunto – è una semplice approvazione della stima economica sul materiale legnoso che abbiamo richiesto a uno studio privato. Non abbiamo nessuna intenzione di distruggere questo patrimonio”.

Quanto alle istanze degli ambientalisti il sindaco di Maierà è stato chiaro: “Non abbiamo bisogno dei consigli degli ambientalisti di Maierà o del territorio per valorizzare una patrimonio comunale” e dunque non ci sarà un confronto diretto nel corso della iniziativa di domenica 11 maggio.

Per dovere di completezza abbiamo anche contattato il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che ha dichiarato di apprendere della vicenda direttamente da noi e che interesserà della stessa un funzionario dell’ente che a breve ci contatterà per maggiori dettagli.

Restiamo dunque in attesa di queste ulteriori precisazioni nella speranza che realmente monte Carpinoso sia oggetto di politiche di preservazione e non di sfruttamento.