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Monte Carpinoso a Maierà, le precisazioni del Parco

MAIERA’ – “Non esiste alcuna richiesta di autorizzazione al taglio del bosco di monte Carpinoso a Maierà né presso l’ente Parco né, per quel che sappiamo, in Regione”.


È Domenico Pappaterra (foto), presidente del Parco nazionale del Pollino, a fornire ulteriori dettagli sulla vicenda sollevata nelle ore scorse dagli ambientalisti.

Ho letto con attenzione – ha proseguito Pappaterra – la delibera 23 del Comune di Maierà che ci avete segnalato. Il documento esprime una chiara volontà dell’ente ma non è che un primo passo dell’iter burocratico. Di questo – ha aggiunto – fanno parte l’autorizzazione della Regione Calabria a seguito di un parere del Parco che effettua una valutazione di incidenza ambientale”.

La vicenda, di cui ci siamo occupati ieri, è partita dalla pubblicazione di una delibera della Giunta comunale di Maierà nella quale viene prospettato un ipotetico piano triennale per il taglio del legname di monte Carpinoso per un importo di circa 300mila euro.

Di conseguenza si sono registrate la formazione di un comitato di cittadini che, in segno di protesta, ha organizzato una escursione sul monte per domenica 11 maggio, e una prima retromarcia da parte dell’amministrazione comunale.

Il sindaco, Giacomo De Marco, ci ha infatti riferito che nel prossimo Consiglio comunale saranno invece discusse misure di preservazione del bosco.

Bene la marcia indietro di De Marco” ha detto ancora Pappaterra che si è poi soffermato su aspetti generici delle politiche di taglio dei patrimoni boschivi comunali. Il presidente del Parco ha infatti ricordato che, in casi particolari, alcuni tagli di piante sono anche necessari e classificabili come “manutenzione ordinaria”.

Di recente – ha aggiunto – ho discusso con l’assessore all’Agricoltura e alla Forestazione della Regione Calabria, Michele Trematerra, dei Piani di assestamento forestale. Bisogna accelerare nel loro finanziamento perché è da questi strumenti che arrivano regole certe per la gestione sostenibile del patrimonio boschivo. Insomma – ha concluso Pappaterra – la via da seguire è quella della preservazione, non di certo dello sfruttamento”. 

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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