Il fatto è stato segnalato in internet sia su facebook che dal blog locale sannicolaarcellanews.
Il Comune, con propria ordinanza, è stato costretto ad interdire l’intera area in cui si trova il famoso arco naturale scavato nella roccia dal mare e che comprende inoltre la caratteristica spiaggetta, l’omonima grotta scavata sempre dalle onde nella parete rocciosa sulla quale corre un sentiero.
Insomma, un vero e proprio tesoro naturalistico che ora rischia di essere precluso per molto tempo agli occhi dei turisti.
La conferma del triste presagio, nelle parole del vicesindaco del Comune di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo.
“È davvero triste – ci ha detto – quello che, purtroppo, accade all’Arcomagno. Siamo stati costretti a emanare una ordinanza per precludere la zona al pubblico. Come ente, in questo momento, non possiamo fare molto se non segnalare il pericolo e impedire l’accesso. A breve installeremo una segnaletica permanente, anche in mare, grazie anche alla collaborazione della guardia costiera locale”.
Poi, bisognerà pianificare gli interventi necessari. Ed è qui che sorgono le maggiori preoccupazioni circa i tempi necessari a riaprire al pubblico l’Arcomagno.
“È necessaria innanzitutto una generale messa in sicurezza dell’area – ha detto ancora Madeo – con interventi specialistici costosi e complessi. Servirà molto tempo e denaro. Bisogna intervenire praticamente ovunque: sul sentiero, sulla parete rocciosa e – aggiunge il vicesindaco – purtroppo abbiamo anche seri dubbi circa la stabilità dell’arco stesso”.
Parole che rendono l’idea della gravità della situazione. Eppure, pare che l’amministrazione non sia affatto intenzionata ad arrendersi.
“Non è neanche un problema di somme – ha detto Madeo – ma di capire quale tipologia di intervento sia necessario. Oltre al pericolo crollo, da sempre, la spiaggetta e lo specchio d’acqua antistante vivono il problema del sovraffollamento. È nostra intenzione fare in modo che la fruizione dell’area, una volta messa in sicurezza, sia improntata alla ‘visita temporanea’ della stessa e non alla permanenza continuata in essa dei visitatori. L’Arcomagno – conclude Madeo – è un patrimonio naturale inestimabile e dobbiamo fare in modo di renderlo di nuovo visitabile nel minor tempo e al maggior numero di persone possibili”.
La situazione però ha già creato dispiacere e polemiche tra cittadini e turisti. Sempre in internet se ne trova traccia. Il blog locale parla di “mobilitazione del popolo di Facebook”
nonché di “autorità che si lavano le mani con un misero cancelletto scavalcabile senza segnale” e si chiede rapidi interventi per evitare che “ci scappi il morto”.
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